
Auguri di cuore ad Antonio Tajani, guidare Forza Italia senza Silvio Berlusconi è impresa da far tremare i polsi. Starà a lui dimostrare, ancora una volta, coraggio e tenacia. Ma deve stare attento, il nuovo segretario (e qui va dato atto di grande umiltà al partito e al suo neoeletto leader, solo Berlusconi ne è stato presidente). La domanda principale resta quella che chiunque si pone: Tajani ce la farà senza Berlusconi? E soprattutto come frenerà gli ardori interni? Perché questi indubbiamente verranno presto a galla e ci vorrà molta pazienza e tanto carattere per domarli.
Con un occhio a quell'unanimismo che lo ha acclamato, dietro il quale non si sa quanta sincerità prosperi, che in politica non è mai abbondante e certo non solo in Forza Italia, per dirla tutta. Poi, il fronte "esterno", che poi sarebbe quello della maggioranza di governo. Senza Silvio, la concorrenza sfrenata ai partner di coalizione non la capirebbe nessuno. Una mezza parola di Berlusconi mandava in paranoia il governo. E abbiamo visto quante volte si sono registrate rigidità tra alleati, anche se poi la responsabilità portava a ricompattare l'alleanza. Ma era Berlusconi, appunto. Non va certo sminuito il valore del vicepremier e ministro degli Esteri, ma inevitabilmente avrà meno forza contrattuale, soprattutto se all'interno del partito cominceranno a prevalere i dissapori.
Insomma, Tajani deve saper prendere per mano una creatura che punta a rinascere senza il Fondatore di Forza Italia e del centrodestra. Un'eredità enorme, quella azzurra, che seppure ammaccata può ancora attrarre elettori. Ma senza commettere l'errore di continuare come se nulla fosse accaduto. Berlusconi non c'è più e non si può proseguire come se fosse ancora lui al comando. Non si capisce ancora, ad esempio, se avrà un ruolo Marta Fascina, sballottolata dai giornali a volte in vetta a volte negli abissi. Non c'è generosità, da questo punto di vista. E poi la famiglia Berlusconi. Non mancheranno risorse economiche, ma l'impegno diretto bisognerà ancora guadagnarselo. Tajani ci vuole riuscire e se sa mantenere la giusta determinazione è un punto avanti.