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Pescara-Gubbio, Zeman contro Braglia: sfida tra opposti

Zeman allenatore del Pescara Zeman allenatore del Pescara (foto LaPresse)

Pescara-Gubbio è anche e soprattutto Zeman contro Braglia. Zdenek, il boemo dal calcio champagne di fronte a Pierino la peste, il tecnico più vincente della serie C. Stasera alla stadio adriatico va in scena la partita più accattivante della sesta giornata. Di mezzo non c'è solo la classifica interessante per entrambe le squadre con i biancazzurri di casa quinti con 10 punti (ma una gara in meno) e i rossoblù indietro di un gradino a quota 9. Nel match in terra d'Abruzzo c'è molto di più e va persino al di là dell'imbattibilità detenuta dalle due squadre, altro tema interessante della sfida che va in scena alle 20.30. Quello che intriga più di ogni altra cosa è la filosofia di gioco, il modo di stare in campo e di interpretare le partite. Da una parte c'è il 4-3-3 zemaniano. Meraviglioso a vedere, se funziona. E quest'anno possiamo dirlo senza ombra di dubbio, Zemanlandia è tornata a fare capolino dalle parti dell'Adriatico. Di qua c'è, però, un altro allenatore che sa il fatto suo. Meno appariscente e spettacolare ma con tante medaglie al collo frutto di mille battaglie sui campi della serie C, dal Nord al Sud Italia. Zeman, lo sanno anche i sassi, non abdica mai dal 4-3-3: marchio di fabbrica incorruttibile del gioco che lo ha reso famoso in ogni dove. Braglia è l'esatto opposto. In cinque giornate non ha mai proposto lo stesso modulo e neppure gli stessi interpreti. Nella gara d'esordio con il Pineto ha giocato con il 5-3-1-1, ad Ancona il primo blitz esterno è arrivato grazie al 3-4-1-2, al Barbetti contro la Fermana il tecnico toscano ha proposto il 3-5-2 con due attaccanti di ruolo, nello 0-0 di Lucca è stata la volta del 3-4-2-1 con il doppio trequartista. L'ultimo colpo di teatro è giunto nella classica di Lega Pro contro la Vis Pesaro: difesa a 4 con 4 centrocampisti, due punte e gli esterni a dare supporto continuo agli avanti. Insomma, una specie di 4-2-4. Dopo aver giocato da luglio con la costante della linea di retroguardia a tre, la quarta giornata ha visto la grande sorpresa-novità dello schieramento con un uomo in più. Conclusione finale: chi gioca contro Zeman sa cosa gli aspetta, chi si trova Braglia di fronte nemmeno se lo immagina. Da una parte il 4-3-3 che quest'anno è tornato a entusiasmare e che fa del Pescara una delle squadre più forti e ambiziose del torneo. Tanti giovani volenterosi ma pure molta qualità nelle mani del tecnico boemo che ha plasmato un team capace di dare spettacolo e stare a contatto del vertice. Dall'altra l'imprevedibilità allo stato puro con il camaleontico Gubbio di Braglia pronto a fare lo scherzetto a Pescara, dove tradizionalmente i rossoblù raccolgono poco. Il boemo, 3 vittorie in 4 gare punta sull'attacco mitraglia: 9 gol all'attivo più una serie di clamorose occasioni (vedi Perugia) gettate al vento, a dimostrazione della straordinaria capacità di creare delle sue squadre. Il tecnico del Gubbio parte dalla solidità difensiva (appena 2 reti al passivo e 3 giornate di imbattibilità per Vettorel), cosa invece che poco importa a Zeman (già 10 reti sul groppone). Il rovescio della medaglia sono le difficoltà dei rossoblù ad andare in gol (solo 4 centri). Per questo Pescara-Gubbio è sfida tra opposti. E per questo ne verrà fuori una sfida tutta da gustare. Ne siamo convinti.

Luca Mercadini è caposervizio dello Sport del Corriere dell'Umbria e fa parte dell'ufficio di direzione della redazione centrale del Gruppo Corriere. Ha iniziato come collaboratore del Messaggero e c...