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Gubbio, la storia di Alessandro: oltre le barriere e conquista della laurea. Il Premio Bontà 2023

foto premio bontà 2023 Il padovano Alessandro Bottin, vincitore del Premio Bontà 2023

Sabato 2 settembre sarà consegnato a Gubbio il premio internazionale della bontà 2023. Lo ha comunicato Fiorenzo Tommasi, presidente del comitato della Croce, che ha ufficializzato la ventitreesima edizione dell'evento. L'appuntamento, grazie alla disponibilità del parroco don Giuliano Salciarini, è fissato alle 20.30 nella chiesa di San Domenico. La manifestazione ? dedicata al ricordo del sacrificio di tutti coloro che sono rimasti vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità, per affermare i valori di legalità e giustizia ? verrà celebrata con la collaborazione della Fervicredo (feriti e vittime della criminalità e del dovere), dal sindacato Fsp polizia di Stato e dalla Croce Rossa di Gubbio e verrà presentata da Nicola Sguotti. Sarà presente il gruppo cantores Beati Ubaldi, sotto la direzione del maestro Renzo Menichetti. I premi bontà, deliberati dal consiglio nazionale del comitato, verranno assegnati a Silvano Pedrollo di Verona, imprenditore che progetta e costruisce pompe idrauliche. Oltre a portare acqua dove non ce n'è, ha fatto costruire ospedali, scuole, chiese e case di accoglienza in Albania, India, Africa, America Latina e Bangladesh. Poi a padre Hanna Jallouf da Knayeh-Aleppo, francescano siriano, amico della comunità di Sant'Egidio, che è il parroco di Knayeh e dei cristiani dei villaggi dell'alta valle dell'Oronte in Siria. Per loro ha continuato a lavorare aprendo alcuni centri per la distribuzione di aiuti, in particolare alimentari e sanitari, in tutta la zona. Nel 2014 Padre Jallouf è stato rapito e poi, fortunatamente, rilasciato. Quindi Giampaolo Nicolasi responsabile della comunità incontro di Amelia, un'organizzazione indipendente che agisce in aiuto di persone svantaggiate e bisognose: tossicodipendenti, alcolisti, ludopatici ed emarginati. E infine ad Alessandro Bottin da Correzzola, in provincia di Padova che è affetto da paralisi cerebrale infantile ed è costretto a vivere in sedia a rotelle. Comunica con gli occhi attraverso una tavoletta con impresse le lettere dell'alfabeto; grazie a questa, nel 2018 si è laureato in scienze religiose all'Issr di Padova. Il suo obiettivo è diventare sacerdote ma non sa se potrà realizzarlo.
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