
Nell'anno nero del vino c'è una cantina in Umbria che con l'uva farà il botto. E' la Cesarini Sartori Signae di Gualdo Cattaneo, pluripremiata e famosa nel mondo per il suo Rossobastardo, ritenuta una delle cantine tecnologicamente più avanzate d'Europa. Il proprietario Luciano Cesarini, ingegnere elettrotecnico, spiega come questo risultato "unico, probabilmente, in tutta Italia", sia stato reso possibile proprio grazie all'utilizzo di tecnologie del terzo millennio. "La nostra produzione è salva al 100%", racconta. E questo nonostante la zona di Montefalco-Spoleto, stando all'ultimo report della Cia Agricoltori italiani dell'Umbria, sia quella maggiormente compromessa dalle conseguenze di un trimestre aprile-giugno estremamente piovoso che ha favorito la diffusione della peronospora, temuta malattia della vite, provocando un calo produttivo fino al 60%. "Disponiamo di capannine meteo che utilizzano un software matematico per fornire previsioni meteo rigorose e con un anticipo di 2-3 giorni - spiega Cesarini - questo ci ha permesso di intervenire quando, a maggio, si è aperto uno spiraglio, quello che avrebbe poi anticipato il proliferare della seconda fase della diffusione malattia, che questa volta ha visto protagonista la peronospora larvata, la più pericolosa. Siamo inoltre l'unica cantina a produrre integratori alimentari ottenuti dagli scarti della produzione della vinificazione".
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