
Maestro del ferro battuto che forgia i metalli e li trasforma in opere d'arte. A Città di Castello, Gabrio Grilli dopo il presepe realizzato con materiale riciclato, ha dato vita ad un paio di sandali da donna con tanto di scatola e carta per coprirli, praticamente identici agli originali. Se non fossero di ferro praticamente si potrebbero indossare. Una bella storia, racchiusa fra ricordi di amore per un mestiere che lo ha reso famoso in ambito internazionale nelle numerose rassegne dove ha partecipato, insieme ad altri tifernati e altotiberini che condividono gelosamente la passione per il ferro battuto. Qualche anno fa infatti, quell'opera d'arte da poco uscita nella sua bellezza dalla bottega, è scomparsa. Il maestro non si è perso d'animo e si è messo immediatamente al lavoro per realizzarla. Quei sandali, al di là di un'apparente bellezza e raffinatezza, avevano valore simbolico per Grilli, perché appartenevano alla moglie Giuliana, scomparsa 17 anni fa. "Mi è dispiaciuto tanto quando mi sono accorto che i sandali che avevo realizzato erano scomparsi da dove li avevo lasciati e senza pensarci troppo ho deciso di realizzarli di nuovo e, con una settimana di lavoro, ci sono riuscito", ha spiegato con commozione Gabrio Grilli. "Questo è un mestiere che si deve amare sempre, lo si ha nel sangue e si porta dentro tutta la vita".