
La situazione dell'ospedale di Assisi presenta alcune criticità ma l'attività è in aumento e si sta lavorando per risolvere l'obsolescenza delle ambulanze e per trovare più personale. È la sintesi di una lunga e articolata nota dell'Usl Umbria 1 dopo l'allarme lanciato dall'assessore Massimo Paggi, che aveva sottolineato i disservizi nel servizio di diagnostica per immagini (tac ed ecografia) "la cui funzionalità precaria, a ore e a seconda della disponibilità di altri enti, obbliga il pronto soccorso a lavorare tra mille disagi e, purtroppo, a non garantire un'assistenza efficace e adeguata. La seconda situazione riguarda il servizio degli autisti "che forse a breve sarà privatizzato a causa delle mancate assunzioni: questo non è accettabile: si perdono posti di lavoro in settori come il 118 e quindi il servizio ambulanze". E la Usl replica ricordando i dati dell'ospedale che "sono in continua crescita rispetto agli anni precedenti: è previsto un incremento totale dell'attività in regime di ricovero del 33,4%, di circa il 25% dei ricoveri medici totali e di circa il 22,5% degli interventi chirurgici totali sia in regime di ricovero che ambulatoriale. Seppur più ridotto, è previsto anche un aumento di circa 8,39% dell'attività ambulatoriale e circa il 4% degli accessi di pronto soccorso".
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