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Umbria, emergenza cinghiali: Confagricoltura chiede alla Regione interventi sul piano di abbattimento

Redazione Web

16 Luglio 2024, 19:24

fabio rossi

Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria

Emergenza cinghiali. Il piano straordinario nazionale in Umbria prevede un prelievo annuale complessivo di 44.000 capi, 24.000 da abbattersi in caccia collettiva e caccia in forma singola, 10.000 invece da abbattersi in caccia di selezione e altri 10.000 da abbattersi in controllo. La questione del contenimento dei cinghiali, è stata affidata al Commissario Straordinario alla Peste suina africana, Vincenzo Caputo, che ha dato vita al Piano 2023-2028.

Nonostante il nuovo piano e l'incremento significativo di cinghiali da abbattere, spiega Confagricoltura, restano alcuni problemi organizzativi. Per questo l'associazione, richiede alla Regione di ridefinire il regime gestionale delle aree vocate e non vocate, ruotare l’assegnazione dei settori di caccia e di prolungare l’orario della caccia di selezione da due ore prima dell’alba e fino alla mezzanotte, consentendo l’utilizzo di ottiche notturne come già avviene in altre regioni, Emilia Romagna e Lazio. Infine anche di avviare la caccia in girata, tecnica altamente selettiva e compatibile con la conservazione dell’altra fauna. Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria: "Se è vero che i 44.000 capi previsti dal Piano siano di fatto doppi rispetto agli abbattimenti dichiarati degli ultimi anni, è altrettanto vero che i capi realmente abbattuti negli anni passati sono molto superiori rispetto a quelli dichiarati, per cui l’obiettivo dei 44.000 capi rischia di essere di nuovo inadeguato alla riduzione della popolazione esistente. E' apprezzabile, poi, il prolungamento del periodo della caccia collettiva, ma è opportuno che l’inizio vada fissato al 1° ottobre con termine al 31 gennaio". Confagricoltura Umbria ritiene che le proposte possano contribuire a raggiungere l’obiettivo di una convivenza accettabile con la specie, permettendo una conservazione della biodiversità, una diminuzione dei danni all’agricoltura e degli incidenti stradali

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