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Gubbio

Incidente sulla variante alla Pian d'Assino: ecco chi è la vittima

Matteo Panfili, 28 anni, è morto sul colpo. Comunità sotto choc

17 Ottobre 2025, 12:04

Incidente sulla variante alla Pian d'Assino: ecco chi era la vittima

L'ultima vittima della strada della morte a Gubbio

Si chiamava Matteo Panfili l'ultima vittima della Pian d'Assino. Panfili lavorava a San Marco in un'officina metalmeccanica. Era quel che si dice un ragazzo a cui tutti volevano un gran bene. Dopo il lavoro si era recato in un bar a Padule per incontrare alcuni amici. Poco prima delle 20,30 ha salutato una ragazza e si è diretto verso Gubbio per riconsegnare la Punto a noleggio perché aveva la propria auto ferma in officina. Durante il tragitto lo schianto mortale. La sua morte lascia nel dolore i familiari e quanti lo conoscevano. La riflessione sulla pericolosità della strada, così da 20 anni, non può solo fermarsi alle parole.

Un’altra vittima, un’altra vita falciata lungo la variante alla SS 219 Pian d’Assino, tristemente nota come la strada della morte. L’incidente si è verificato all’altezza dello svincolo di Gubbio Est giovedì 17 ottobre poco dopo le 20,30. Matteo Panfili, 28 anni di Gubbio, era alla guida di una Fiat Punto. Per cause in corso di accertamento si è schiantato contro una BMW che transitava in senso contrario. L’impatto è stato terrificante. Panfili è morto sul colpo. Il conducente della BMW non ha riportato conseguenze gravi, ma in stato di shock è stato trasportato a Branca, all’ospedale comprensoriale di Gubbio e Gualdo Tadino. Nell’incidente sono rimaste coinvolte altre due auto, due utilitarie che stavano immettendosi lungo la variante dalla rampa di Gubbio Est: una condotta da un uomo di Sassoferrato (Marche), l’altra da una persona di Gualdo Tadino. Entrambe sono state portate in ospedale, senza conseguenze gravi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, il 118 e l’Anas.

I militari della Benemerita, esperti dell’infortunistica, hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. L’alta velocità, un sorpasso azzardato, un malore improvviso, una brusca manovra per evitare l’attraversamento di un animale o perfino un guasto meccanico sono le ipotesi al vaglio dei Carabinieri. Si tratta dell’ennesimo sinistro mortale lungo la variante: una strada che, da quando è stata aperta, ha mietuto tante vite. Un tributo di sangue altissimo.

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