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Rete dell'odio

Propaganda nazista e odio razziale, tocca anche l'Umbria l'operazione dei carabinieri del Ros: 26 perquisizioni e un arresto

Blitz in un'abitazione di Umbertide dove risiede uno dei soggetti che fanno parte dell'organizzazione

Alfredo Doni

17 Luglio 2025, 13:00

Propaganda nazista e odio razziale, tocca anche l'Umbria l'operazione dei carabinieri del Ros: 26 perquisizioni e un arresto

C'è anche un uomo residente a Umbertide tra le 26 persone perquisite oggi in tutta Italia nell'ambito di una operazione coordinata dai carabinieri del Ros che ha come sfondo la propaganda nazista e il suprematismo.

Dalle prime ore di oggi, giovedì 17 luglio, i carabinieri del ROS, con il supporto dei comandi provinciali e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia e della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, stanno eseguendo una misura cautelare nei confronti di un 21enne bresciano, indagato per propaganda e incitamento all’odio razziale (art. 604 bis c.p.). Contestualmente, sono state disposte 26 perquisizioni personali e domiciliari su tutto il territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati a gruppi virtuali di estrema destra.

L’indagine, partita nel dicembre 2023 dal ROS di Brescia, si è concentrata sull’attività online del giovane, monitorato su Telegram e TikTok. Le prove raccolte indicano che l’indagato avrebbe propagandato idee razziste e negazioniste della Shoah, aderito a gruppi con contenuti violenti e suprematisti, e fatto apologia del fascismo.

L’uomo risulta attivo in diverse chat, tra cui “WHITE LIVES MATTER ITALIA”, dove si promuove la superiorità della razza bianca; “VANNAWAFFEN TM”, che diffonde messaggi nazisti e incita alla violenza contro immigrati, musulmani e comunità LGBTQ+; e “SANGUE E SUOLO”, noto per contenuti neo-nazisti e negazionisti.

Altri gruppi analizzati sono “SPIRITO FASCISTA”, con post inneggianti al fascismo e alla discriminazione razziale; “HOOLIGANS/NS/WP/WLM”, dove si trovano istigazioni a compiere atti violenti anche dietro ricompensa; “RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE”, con materiale di propaganda fascista e negazionista; “IDENTITÀ EUROPEA” e “CASA DEL FASCIO”, che pubblicano contenuti antisemiti e apologetici del nazismo.

L’indagine ha permesso di identificare altri 29 membri di questi gruppi, tra cui alcuni minorenni al momento dei fatti. Tutti sono ora indagati per reati connessi alla propaganda razzista e all’incitamento all’odio.

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