Attualità
L'Umbria e le aree della Valdichiana rischiano di sentirsi "ancora più isolate" se i treni che collegano i luoghi alla capitale verranno definitivamente spostati sulla linea lenta. Una preoccupazione che i sindaci di Chiusi, Cortona e Orvieto - insieme ad altri quaranta comuni umbri e toscani - intendono esprimere personalmente. Fascia tricolore addosso e l'appuntamento era questa mattina nelle stazioni locali per raggiungere, insieme ai numerosi pendolari, la capitale. Arrivati a Roma, alle ore 10:00 incontreranno il sottosegretario ai Trasporti, Tullio Ferrante.
Una decisione che arriva dopo mesi di silenzio e risposte inconsistenti sulle problematiche ferroviarie che ormai da tempo interessano il tratto Roma - Firenze (in particolare tra Settebagni e Orte). "Vogliamo portare i problemi direttamente nella capitale - dichiarano i sindaci all'unanime - perché un territorio così vasto non può essere penalizzato". Il malcontento nasce dal fatto che i lavori sulla linea ferroviaria si sarebbero dovuti concludere a marzo 2025, ma l'intervento ha causato lo spostamento di diversi regionali e Intercity sulla linea lenta, portando così a numerosi ritardi e alla limitazione di alcune corse. Il caso più significativo è quello del treno Intercity 598, che dopo anni di percorrenza sulla direttissima, ora è stato dirottato sulla linea lenta.
La scelta di interfacciarsi con Roma arriva dalla paura che queste "modifiche temporanee possano diventare strutturali, escludendo del tutto i treni regionali e Intercity dalla linea direttissima, riservandola alle sole Frecce - ha dichiarato l’assessore del Comune di Cortona, Silvia Spensierati - Non chiediamo privilegi ma pari dignità e servizi essenziali per i nostri cittadini".
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