L'INIZIATIVA
Alberto Pietromarchi
Il Comune di Porano ospita giovedì 19 giugno una nuova tappa dell’Accademia dei Borghi Connessi, l’iniziativa promossa da Wind Tre nell’ambito del proprio piano di sostenibilità. L’evento, rivolto alle municipalità umbre dell’area interna Sud-Ovest dell’Orvietano è dedicato alla trasformazione digitale dei piccoli comuni secondo il modello di Smart City. Abbiamo intervistato Alberto Pietromarchi, Head of International Wholesale, Wholebuy & Operations di Wind Tre, per approfondire i risultati e le prospettive del progetto Borghi Connessi.
- Quali sono i principali risultati ottenuti finora dal progetto Borghi Connessi e quali obiettivi vi ponete per il futuro?
Il progetto Borghi Connessi ha già portato risultati significativi nella riduzione del digital divide nei piccoli comuni italiani. Abbiamo lavorato per colmare le disuguaglianze territoriali, culturali, generazionali ed economiche, accompagnando le amministrazioni locali in un percorso di trasformazione digitale. Dei 110 comuni che hanno aderito all’iniziativa in Umbria oltre a Porano sono presenti Lugnano in Teverina, Montecchio, Otricoli e Giove. Per il futuro, puntiamo a estendere questo modello virtuoso a un numero sempre maggiore di borghi, rendendoli più moderni, inclusivi e attrattivi. Il nostro impegno è coerente con gli obiettivi Esg del nostro piano di sostenibilità e con l’Agenda Onu2030.
- In che modo l’Accademia dei Borghi Connessi contribuisce concretamente a ridurre il digital divide nei piccoli Comuni? Quali competenze trasferite agli amministratori locali?
L’Accademia dei Borghi Connessi è uno strumento fondamentale per la formazione degli amministratori locali. Attraverso incontri come quello di oggi a Porano, forniamo competenze pratiche su tecnologie digitali come i data analytics, i sistemi per l’efficienza energetica e le piattaforme per la gestione dei servizi pubblici. L’obiettivo è rendere le amministrazioni più autonome e consapevoli nell’uso delle tecnologie, affinché possano guidare la trasformazione digitale dei propri territori in modo efficace e sostenibile.
- Può farci un esempio concreto di come le tecnologie digitali abbiano già migliorato la qualità della vita nei borghi coinvolti?
Certamente. In alcuni borghi abbiamo introdotto l’uso dei data analytics per la gestione dei flussi turistici, permettendo una pianificazione più efficiente e sostenibile dell’accoglienza. Questo ha migliorato l’esperienza dei visitatori e ridotto l’impatto ambientale. In altri casi, l’adozione di sistemi per l’efficienza energetica ha portato a una significativa riduzione dei consumi e dei costi, liberando risorse da reinvestire in servizi per i cittadini.
- Qual è il ruolo delle partnership pubblico-private nella trasformazione digitale dei borghi? E come Wind Tre intende rafforzare il proprio impegno in questo ambito?
Le partnership pubblico-private sono essenziali. Le amministrazioni locali spesso non dispongono delle risorse o delle competenze necessarie per affrontare da sole la trasformazione digitale. Wind Tre si propone come abilitatore della transizione digitale sostenibile, offrendo infrastrutture, know-how e soluzioni su misura per la Pubblica Amministrazione. Continueremo a rafforzare il nostro impegno, per costruire insieme comunità più connesse, resilienti e inclusive.
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