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Città di Castello

Sequestrato centro massaggi cinese, scoperto un giro di prostituzione

Ad incastrare il proprietario sono stati alcuni clienti che hanno raccontato tutto

Patrizia Antolini

06 Maggio 2025, 14:35

Prostituzione cinese nel centro massaggi: denunce e sequestro dopo indagine della polizia

Sequestrato un centro massaggi cinese

Le forze dell'ordine di Perugia, appartenenti alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza, hanno eseguito un ordine di perquisizione emesso dalla Procura in merito a un Centro Massaggi situato a Città di Castello. Tale operazione ha portato al sequestro dell'immobile e alla denuncia di un cittadino cinese, nato nel 1970, per favoreggiamento della prostituzione. L'indagine è stata condotta dal Commissariato di Polizia di Stato di Città di Castello e dalla compagnia locale della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento dell'ufficio della Procura.

Essa ha avuto origine da un'attività investigativa complessa che ha permesso di eseguire verifiche approfondite, anche attraverso attività di osservazione e appostamento, sui frequentatori di un edificio privo di chiari riferimenti commerciali. Questo immobile si è rivelato essere un centro massaggi olistici gestito da cittadini di nazionalità cinese e ritenuto luogo di favoreggiamento della prostituzione. Le risultanze delle investigazioni hanno rivelato che le donne presenti nel centro, della medesima nazionalità del titolare, avrebbero utilizzato i locali e diverse utenze telefoniche intestate a un connazionale per organizzare gli appuntamenti con i clienti del centro. Gli incontri, alcuni dei quali di carattere sessuale, erano pubblicizzati su specifici siti di incontri online.

Una serie di approfondimenti ha permesso di verificare che i clienti potevano prenotare un appuntamento contattando i numeri telefonici presenti su questi siti di annunci e accordarsi in anticipo sulla durata e sul prezzo delle prestazioni. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti materiali connessi all'attività di prostituzione, medicinali privi di tracciabilità, più di 1500 euro in contanti, telefoni cellulari contenenti i numeri telefonici pubblicizzati online e documenti con annotazioni brevi in italiano, con traduzione, che le dipendenti del centro usavano per comunicare con i clienti. Sul luogo è intervenuto anche il personale del Servizio Igiene e Sanità ASL Umbria 1, che ha richiesto la sospensione dell'attività per l'inadeguatezza dei locali all'esercizio di attività commerciali. Le indagini hanno consentito, inoltre, di ricostruire il giro d'affari del centro massaggi e identificare numerosi clienti che, convocati dalle Forze di Polizia, hanno confermato di aver usufruito in loco, in alcune occasioni, anche di prestazioni di tipo sessuale. È emerso che il titolare dell'attività illecita, assente al momento della perquisizione, possiede altri esercizi commerciali, tra cui uno ubicato in provincia di Siena, anch'esso sottoposto a perquisizione. Anche presso tale struttura sono stati raccolti elementi che descrivono uno scenario simile al precedente. L'indagine, tuttora in corso, dimostra la costante e proficua collaborazione tra le Forze di Polizia del territorio, fondamentale per un controllo efficace delle attività commerciali e per il contrasto degli illeciti economici, attraverso un'azione coordinata e sinergica.

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