RELIGIONE
Carlo Acutis, la canonizzazione il 27 aprile
Il giovanissimo gigante della fede. Sulle orme di San Francesco e Santa Chiara. Il patrono di internet. E potremmo andare avanti all’infinito, ma molto più semplicemente basta il nome e il cognome: Carlo Acutis. Grazie a lui l’Umbria diventerà il secondo centro dopo Roma per numero di pellegrini del Giubileo. Tra un mese verrà proclamato santo. Riposa ad Assisi, nel Santuario della Spogliazione. E’ il primo santo millennials ad ascendere agli onori degli altari e già da tempo, come ha ricordato Papa Francesco, è un esempio di vita: “invito i giovani a seguire la via della santità, come ha fatto Carlo Acutis, che ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”. Ce la farà Papa Francesco a presenziare alla canonizzazione di Carlo Acutis? Il Santo Padre vuole fortissimamente, ma i medici che lo hanno in cura frenano.
Tra le sue grandi passioni da ricordare appunto l’informatica, della quale si è servito per divulgare la fede attraverso la realizzazione di siti web. Ha creato mostre virtuali sui temi della fede e dei miracoli eucaristici in tutto il mondo proprio per favorire l’evangelizzazione.
CHI ERA Figlio di genitori italiani, Carlo Acutis è nato a Londra il 3 maggio 1991 ed è stato battezzato due settimane dopo nella chiesa di Our Lady of Sorrows a Fulham Road. A 7 anni Carlo ha ricevuto la Prima Comunione al convento delle suore Romite di Sant’Ambrogio a Perego. Stando ai racconti della madre, Antonia Salzano, fin da piccolo Carlo non mancava mai alla messa e al rosario. Nel 2003 ha ricevuto il Sacramento della Confermazione nella sua parrocchia, Santa Maria Segreta, e nel 2005 ha iniziato gli studi all’istituto Leone XIII dei Padri Gesuiti. Nel settembre 2006 si ammala e quella che si pensava fosse un’influenza ben presto si rivela una leucemia fulminante. Il 9 ottobre viene trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Consapevole del suo stato di salute, Carlo Acutis chiese di ricevere l’Unzione degli Infermi e la Comunione, offrendo a Dio le sue sofferenze. Il 12 ottobre 2006 un’emorragia cerebrale ne causò la morte. Aveva appena 15 anni.
LE CARATTERISTICHE Amore per il prossimo e cammino spirituale i suoi punti cardinali. Carlo Acutis ha sempre dimostrato grande disponibilità verso gli altri, soprattutto verso i più bisognosi. Ma non fatevi ingannare. Era un normalissimo giovane della sua età e amava studiare, giocare a calcio e stare con gli altri. C’è da aggiungere che fin da piccolo scoprì in Gesù un tesoro che voleva condividere con tutti. Per questo è diventato apostolo attraverso il mezzo che amava di più, l’informatica. Il suo motto si potrebbe riassumere così: “Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita”. Hanno guidato la spiritualità di Carlo la Madonna e l’Eucaristia. In vita non ha mai fatto mistero di essere devoto alla Madonna di Fatima e, in particolare, dei pastorelli Francesco e Giacinta. In concreto a casa, chiedeva ai genitori di mettere il cibo avanzato in contenitori e, di notte, andava con loro per le strade di Milano a distribuire coperte e pasti caldi ai senzatetto.
LE FRASI CELEBRI Ce ne sarebbero centinaia, ne abbiamo scelte alcune tra le più significative: quando “ci si mette di fronte al sole ci si abbronza... ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”. “L’Eucaristia è l’autostrada per il Cielo”. “Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie”. “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi , la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio”.
I MIRACOLI Due i miracoli riconosciuti e certificati, anche se sono centinaia le segnalazioni di possibili miracoli di Carlo, fatti non solo di guarigioni ma anche di conversioni autentiche. Il primo miracolo è quello che ha visto protagonista un bambino brasiliano con il pancreas deformato, le preghiere incessanti a Carlo hanno fatto si che il pancreas tornasse perfettamente al suo posto. Il secondo, scelto proprio per la canonizzazione, ha visto protagonista una ragazza straniera studentessa in Italia. Fu vittima di un gravissimo incidente con la bici, era appesa tra la vita e la morta e anche se salva avrebbe avuto gravi menomazioni permanenti. La madre, quando i medici di fatto l’aveva data per spacciata, si precipitò ad Assisi e si inginocchiò sulla tomba di Carlo per un giorno intero. La figlia non solo è guarita, ma non ha avuto alcuna menomazione. Il 27 aprile il beato Carlo Acutis sarà proclamato santo. E dalla Lombardia, dove è veneratissimo, stanno organizzando un esodo in massa. Oltre che ovviamente dall'Umbria.
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