MUSICA
Marco Masini e Fedez, Achille Lauro ed Elodie e Lucio Corsi condivide il palco con Topo Gigio
L'attesissima serata delle cover e dei duetti è storia: la tanto discussa e attesa performance di Fedez e Masini, il magnetico sex appeal di Achille Lauro ed Elodie e la dolce spensieratezza di Lucio Corsi.
Tutte le pagelle delle 26 esibizioni, in ordine di apparizione.
Rose Villain con Chiello - Fiori di rosa e fiori di pesco di Lucio Battisti - VOTO 4,5
Effetto karaoke al matrimonio di una parente lontana a cui entrambi hanno un po' troppo alzato il gomito. Rose riesce a reggere ma Chiello esagera con la sua attitudine punk e stona ripetutamente purtroppo. Sono emozionati e si vede, un tributo non all'altezza.
Modà con Francesco Renga - Angelo di Francesco Renga - VOTO 5-
Kekko e Renga non riescono a trovare un equilibrio tra le loro voci. Il frontman dei Modà non sembra essersi ancora ripreso dall'infortunio e soffre sulle note più alte. L'artista proprietario del pezzo invece non è in forma e la sua voce è priva di corpo nei momenti di maggiore intensità. I vent'anni trascorsi dalla vittoria di questo pezzo alla kermesse sanremese si sentono tutti.
Clara con Il Volo - The sound of silence di Simon & Garfunkel - VOTO 6,5
Versione classicissima di un classico immortale. Tutta voce. Poco da dire se non complimenti. I tre de Il Volo sono impeccabili, Clara ogni tanto non tiene il passo. Nel complesso, meritati gli applausi dell'Ariston. Unica non invitata a questo spettacolo è l'originalità.
Noemi e Tony Effe - Tutto il resto è noia di Franco Califano - VOTO 5,5
Voto che è la media dell'8 a Noemi - intensa, intonatissima e convinta - e il 3 a Tony Effe - spaventato e incerto.
Francesca Michielin e Rkomi - La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini - VOTO 6
Un karaoke ma qui il matrimonio è alcol free. Rkomi lascia la scena alla Michielin facendo solo il necessario per aggiungere un colore alla performance della cantante veneta che tiene il pezzo sulle sue spalle mostrando inoltre le sue doti da pianista. Il loro duetto risulta equilibrato e gradevole tutto sommato.
Lucio Corsi con Topo Gigio - Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno - VOTO 8,5
Il duetto che attendevo di più. La performance si apre con uno spettatore che urla a squarciagola "Vai Topo Gigio!". E chi può biasimarlo? Divertenti e puri, un'esibizione dolce che non si può non amare. Corsi canta, suona piano e armonica a bocca con una nonchalance straordinaria. Un momento di intrattenimento e arte delicato e pieno di talento. Lucio meriti proprio di stare lassù.
Serena Brancale con Alessandra Amoroso - If I ain’t got you di Alicia Keys - VOTO 8
In un periodo storico in cui trovare cantanti capaci di cantare è sempre più, paradossalmente e tristemente, cosa rara, le due artiste offrono un'esibizione impeccabile di un pezzo difficilissimo da interpretare. Lascia un po' l'amaro in bocca pensare che Serena Brancale si sia presentata con Anema e core in gara, un brano che non mette affatto in mostra le sue spiccate capacità artistiche.
Irama con Arisa - Say Something di A Great Big World e Christina Aguilera - VOTO 6-
Una grande hit in una versione scarica. Irama prova ad alzare l'asticella del livello ma l'esibizione non decolla perché la voce di Arisa non è pervenuta.
Gaia con Toquinho - La voglia e la pazzia di Ornella Vanoni - VOTO 6
Se Sanremo non va alla Costa Toscana, la Costa Toscana va a Sanremo. Un'esibizione simpatica e spensierata però tutt'altro che indimenticabile. Alla fine dei conti, qualunque cosa è meglio del reggaeton.
The Kolors con Sal Da Vinci - Rossetto e caffè di Sal Da Vinci - VOTO 8
Intro alla David Gilmour, il fill di batteria iconico di In the air tonight per entrare in un ritornello dove Stash e Sal Da Vinci si trovano alla perfezione. Assolo di chitarra e sax all'unisono. Un'esibizione entusiasmante. La domanda però è d'obbligo: perché una band dotata e capace come i The Kolors si ostina a comporre solo tormentoni che si dimenticano nel tempo di un gin tonic? Che spreco.
Marcella Bella con Twin Violins - L’emozione non ha voce di Adriano Celentano - VOTO 6
L'esibizione di Marcella Bella non è certo indimenticabile ma è davvero commovente vedere un omaggio così sentito a suo fratello Gianni, grande paroliere della musica leggera italiana, che firma il testo di questo capolavoro di Celentano.
Rocco Hunt con Clementino - Yes I know my way di Pino Daniele - VOTO 7
Energia e momenti di rap vecchia scuola di ottima fattura su una delle canzoni migliori della carriera di un gigante della musica italiana e partenopea. I timbri di Hunt e Clementino si sposano alla perfezione e il tributo a Daniele è genuino e commovente senza risultare stucchevole.
Francesco Gabbani con Tricarico - Io sono Francesco di Tricarico - VOTO 6
E anche questa sera abbiamo avuto il momento Mr. Rain. L'esibizione è molto furba in perfetto stile Gabbani, unico che canta della coppia. La canzone è indubbiamente bella ma è difficile definire tutto questo un duetto.
Giorgia con Annalisa - Skyfall di Adele - VOTO 7
Se dovessimo valutare l'esibizione di Annalisa sarebbe un 9. Potente, raffinata ed emozionante. Il problema è che oscura la sua compagna e il paragone mostra un divario evidente tra le due prove.
Simone Cristicchi con Amara - La cura di Franco Battiato - VOTO 8,5
Discorso opposto a quello valido per il duetto che li precede. Qui i due artisti collaborano alla perfezione, le voci si uniscono magistralmente. Bellissimo l'arrangiamento e i versi conclusivi in aramaico non sono affatto un inutile esercizio di stile. Un momento emozionante di grande arte che onora la memoria di uno dei più grandi artisti della musica del nostro paese.
Sarah Toscano con Ofenbach - Overdrive di Ofenbach - VOTO 6--
Sacrilego metterla in scaletta dopo La cura. La prova della giovanissima cantante è tutt'altro che insufficiente, ma il momento imbarazzante con il chitarrista del gruppo francese che finge di suonare una chitarra palesemente spenta non sarà facile da cancellare.
Coma_Cose con Johnson Righeira - L’estate sta finendo dei Righeira - VOTO 6,5
Una vivace e divertente baracconata. Il merito è di un Johnson Righeira in formissima. California supporta degnamente mentre Lama è un ectoplasma.
Joan Thiele con Frah Quintale - Che cosa c’è di Gino Paoli e Ornella Vanoni - VOTO 5+
Difficile valutare questa versione contemporanea di un duetto iconico come Vanoni-Paoli. La pronuncia in corsivo dei due interpreti non è facile da digerire se si pensa alla poesia delle esibizioni della coppia originale. Manca l'amalgama e il magnetismo tra i due interpreti.
Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band - Il pescatore di Fabrizio De André - VOTO 4
Un'esibizione priva di profondità che non coglie affatto la poesia delle parole del capolavoro di Faber. L'autotune sul Pescatore è qualcosa che fa male. Il voto così penalizzante non è certo assegnato a Bregović e alla Wedding & Funeral Band ma a un pop contemporaneo che tristemente non regge nemmeno lontanamente il paragone con il passato.
Elodie e Achille Lauro - A mano a mano di Cocciante e Folle città di Berté - VOTO 8
Duo pervaso dall'erotismo tremendamente convincente in entrambe le performance. L'anima delicata e struggente di A mano a mano e il rock ribelle di Folle città hanno prima commosso e poi infiammato il palco. In una manciata di minuti danno un saggio di quanto siano dei performer fenomenali. Lauro si fa portavoce di tutto il pubblico maschile dichiarando il suo amore a Elodie.
Massimo Ranieri con Neri Per Caso - Quando di Pino Daniele - VOTO 6,5
Ennesima dimostrazione della professionalità di Ranieri che però non esalta. I Neri Per Caso lo assistono egregiamente e questa versione a cappella di un pezzo immortale di Daniele dona un momento di raffinato spettacolo ma è una scelta alquanto coraggiosa che altera drasticamente l'originale.
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga - Un tempo piccolo di Franco Califano - VOTO 7,5
Eleganti e uniti da un feeling stupefacente. Una versione struggente e che rende onore all'originale. Si percepisce quando il testo e l'anima di un brano vengono compresi da degli interpreti.
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino - L’anno che verrà di Lucio Dalla - VOTO 6+
I tre si limitano a realizzare una versione coerente con l'originale. Faticano vocalmente, soprattutto Brunori, ma si sente il desiderio di suonare insieme per la memoria di un grande artista come Paolo Benvegnù.
Fedez con Marco Masini - Bella stronza di Marco Masini - VOTO 6
L'esibizione di cui si è parlato per settimane e, per ovvie ragioni, la più attesa della serata. Il risultato è una versione alternativa di Bella stronza che però non lascia il segno come ci si aspettava. Fedez è visibilmente coinvolto mentre canta le sue barre ma, faccio mea culpa, non sono riuscito a comprendere tutte le parole del testo su cui tanto si è speculato. Niente di che ma, a un secondo ascolto, non si può negare come il rapper sia tornato a scrivere testi meritevoli di attenzione.
Bresh con Cristiano De André - Crêuza de mä di Fabrizio De André - VOTO 7
Malgrado gli infiniti problemi tecnici, Bresh dimostra che in genovese è imbattibile. Una performance che dimostra che c'è una voce forte e interessante dietro la coltre dell'autotune. De André, come sempre, ottimo.
Shablo Ft. Guè, Joshua, Tormento con Neffa - Amor de mi vida/Aspettando il sole - VOTO 6,5
Un'altra lezione di hip hop data dal trio. L'arrivo sul palco di Neffa impreziosisce la performance.
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