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Sanremo anni 90: Giorgia, Laura Pausini, Nek, Elio e le Storie Tese, Alex Britti e i Pooh
Dopo gli anni '80, Sanremo Rewind torna negli anni '90!
Un viaggio nelle dieci edizioni del Festival di Sanremo, dal 1990 al 1999, per scoprire tutte le curiosità, gli artisti in gara e, ovviamente, ascoltare le canzoni più belle, scelte accuratamente da Alessandro Pentiricci e Federico Giovagnoli.
Pooh, Laura Pausini ed Elio e le Storie Tese sono alcuni dei protagonisti indiscussi di questa decade che è segnata da una continuità con il decennio precedente - che segna un riscontro stupefacente di pubblico mai più replicato - non facendosi mancare momenti di rottura con la tradizione della musica leggera italiana.
L'edizione del 1990 è segnata dal trionfo dei Pooh che, dopo alcuni anni sottotono, riescono a rilanciarsi trionfando grazie a Uomini soli.
Il brano, cantato da ciascuno dei quattro componenti, esprime magistralmente il disagio della solitudine e la disperazione derivante dalla consapevolezza di non riuscire a trovare un proprio posto nel mondo. L'arrangiamento struggente e intimista si sposa perfettamente con il testo scritto da Valerio Negrini - storico paroliere dei Pooh - e da Roby Facchinetti. È proprio il frontman del gruppo bolognese che, con l'iconico salto di ottava nel ritornello, riesce a fare breccia nei cuori del pubblico a casa. Viene sbaragliata persino la temibile concorrenza di Vattene amore, il brano di Amedeo Minghi e Mietta con l'irresistibile ritornello Trottolino Amoroso Dudu dadadà, che si piazzerà solo terzo nella classifica finale del Festival.
L'esibizione dei Pooh assume un'aura ancora più leggendaria se si pensa che è rimasta l'unica performance del gruppo alla kermesse sanremese. Buona, anzi buonissima, la prima.
La solitudine tradotta in musica non porterà però fortuna solo a Roby Facchinetti e compagni. Laura Pausini ha solo 18 anni quando vede per la prima volta il suo nome in gara al Festival di Sanremo. È il 1993 e la sezione Novità - l'attuale Sanremo Giovani - vede in gara tanti artisti promettenti. A competere con Laura infatti c'è anche un giovanissimo Filippo Neviani, in arte Nek, con il brano In te, fortemente criticato per la sua tematica antiabortista. La giovanissima cantante si presenta con un pezzo scritto da Pietro Cremonesi e Federico Cavalli, due impiegati dell'IBM di Milano che scrivono canzoni nel tempo libero e sono, ovviamente, sconosciuti al mondo della musica italiana. È un successo esplosivo: La solitudine, questo il titolo, è la break-up song definitiva. Laura conquista tutti con la sua dolcezza e con la sua voce strabiliante. 500mila copie vendute in tutta Europa e la strada spianata verso una fama internazionale senza precedenti.
L'unica pecca del brano della Pausini è, se proprio si vuole trovare il pelo nell'uovo, l'estrema adesione allo stereotipo della canzone d'amore sanremese. Una caratteristica che la rende quasi anacronistica, data soprattutto la giovanissima età dell'interprete, ma che dimostra l'attaccamento alla proposta musicale tipica del Festival. Gli anni '90, come svelato in precedenza, sono anche pieni di elementi di rottura con la tradizione. Il più eclatante e di successo sono di certo gli Elio e le Storie Tese.
Il Festival del 1996 è la nona edizione a conduzione Pippo Baudo: lo storico presentatore è anche direttore artistico e perciò non si limita a condurre ma, da vero deus ex machina, sceglie i cantanti in gara e addirittura modifica alcune canzoni per, a suo dire, migliorarle. Gli Elii sono una band in ascesa ma ancora lontana - sia per notorietà che per tematiche affrontate nei brani - dal pubblico da prima serata su Rai 1. Malgrado ciò decidono di non adeguarsi minimamente allo standard della musica leggera e, forse proprio per questo, riuscirono (quasi) a trionfare.
La terra dei cachi, questo il titolo del brano con cui si presentarono in gara, è un pezzo coraggioso: una canzone con un arrangiamento complesso e un testo satirico esilarante che non fa sconti a nessuno, mettendo a nudo tutti i problemi e le contraddizioni dell'Italia degli anni '90. Ogni esibizione degli Elii durante quel Sanremo diventa immediatamente un evento. La loro straordinaria capacità tecnica e la loro padronanza del palco senza precedenti li rende irresistibili. Sembrano proiettati verso la vittoria ma arrivano secondi dietro la delicata ma classicissima Vorrei incontrarti fra cent'anni di Ron e Tosca. Si fa largo la possibilità di brogli nei voti che avrebbero impedito la vittoria degli Elii - indagheranno i Carabinieri - ma la sconfitta non intaccò minimamente la carriera della band che da quel momento diverrà il nome principale del rock demenziale italiano.
Gli anni '90 di Sanremo però hanno in serbo molto altro: le prime esibizioni di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Alex Britti e tante altre canzoni indimenticabili che hanno scritto la storia della musica italiana.
Tutto questo potrete ascoltarlo nella puntata di domani sabato 11 gennaio di Spazio Musica alle 15 su questo sito o sulla frequenza Dab+ di Radio Corriere dell'Umbria.
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