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Reti tagliate a misura d'uomo, continua l'incubo dei furti

Episodi che si ripetono da Città della Pieve a Panicale

Giovanna Belardi

27 Gennaio 2025, 09:07

Reti tagliate a misura d'uomo, continua l'incubo dei furti

Continua l'incubo dei furti

Ladri scatenati anche in Valnestore, dove l’emergenza furti oramai da tempo si ripete a cadenze regolari. Sorte condivisa con altre realtà del comprensorio come tra l’altro Castiglione del Lago. Ma l’aspetto singolare della banda che evidentemente opera in questi paraggi è la ripetizione del taglio delle reti. Non si capisce come mai ma in tutta la vallata, come nei centri al confine con altri Comuni (le segnalazioni parlano anche di Città della Pieve) si verificano questi strani tagli che creano il passaggio agevole per una persona. C’è chi ha visto questo ripetersi diverse volte e simili episodi sono avvenuti anche alle porte di Perugia. La stranezza è che nelle case dove questo è avvenuto, a parte il danno per il proprietario di dover risistemare la recinzione, il furto poi non c’è stato. Troppe ville e abitazioni prese di mira per pensare che sia opera di vandali seriali, che a questo punto avrebbero un raggio d’azione che va da Città della Pieve a Panicale e Piegaro (episodi sono stati registrati in particolare a Casalini, Tavernelle, Pietrafitta). C’è chi sospetta che sia un tentativo per avvantaggiarsi, anche se le reti vengono tagliate in punti ben visibili, non nascosti dalla vegetazione. Il tam tam è quotidiano anche se spesso i fatti non vengono neppure denunciati. E comunque il timore dei furti in vallata è qualcosa di reale e anche se effettivamente i controlli sono aumentati, con il passaggio più frequente di pattuglie di forze dell’ordine, la gente cerca di organizzarsi come può. Intanto ricorrendo a sistemi di allarme o alla videosorveglianza. Comunque sotto Natale i ladri sono stati capaci di entrare, per la seconda volta in una casa, protetta da telecamere, effettuando il furto praticamente sotto gli occhi del proprietario che in quel momento si trovava fuori città. Insomma malviventi sempre più sfrontati che anche se si accorgono delle telecamere, si avventurano lo stesso. C’è chi invece si attrezza con le fototrappole, che non danno la tempestività della ripresa ma consentono di immortalare comunque gli autori. Tanto è diffuso questo ricorso a tali soluzioni che alcuni Comuni, vedi Spoleto, hanno organizzato incontri per spiegare quali sono le regole da rispettare nell’uso di alcuni sistemi, dal momento che c’è una precisa normativa. Così qualcuno, rassegnato, si attrezza con sistemi fai da te, chiudendo bene porte e finestre ma anche usando dei trucchetti. Tipo disseminare la proprietà di cartelli di avviso di telecamere anche se di queste non c’è traccia.

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