Cronaca
Il pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Perugia
Intossicati dal monossido di carbonio. Un’intera famiglia di origine albanese ha rischiato conseguenze ben peggiori a causa del gas killer, che ha spedito in ospedale sette persone, tra cui tre bambini di uno, cinque e sette anni. L’episodio si è verificato all’alba di ieri mattina in un’abitazione nella frazione di Soccorso a Magione. Quando, alzandosi dal letto per andare dal figlio piccolo che piangeva, una donna è svenuta, il marito si è reso conto che qualcosa non andava e non era solo la moglie ad accusare malesseri ma tutta la famiglia. Così ha chiamato il 118 e sul posto sono intervenute diverse ambulanze e i vigili del fuoco. In un primo momento sono stati tutti portati al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Perugia: nessuno fortunatamente era in pericolo di vita, ma tutti necessitavano di trattamento in camera iperbarica. Così, la nonna è stata portata a Grosseto, mentre gli altri familiari, bimbi compresi, a Ravenna. Trasferiti e riportati a Perugia dal personale del 118 e del pronto soccorso, sono stati poi tutti ricoverati. Gli adulti sono stati trattenuti nel reparto di Osservazione breve del pronto soccorso, mentre i bambini in pediatria. Oggi verranno tutti nuovamente sottoposti alla terapia in camera iperbarica.
Secondo quanto emerso, a causare l’intossicazione sarebbe stata una perdita della caldaia che però, secondo quanto hanno riferito le persone ricoverate, sarebbe stata installata da poco e sarebbe anche di ultima generazione. Gli accertamenti per l’accaduto sono stati delegati ai vigili del fuoco.
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