CRONACA
Si chiamava Monia Massoli, abitava a Marsciano, nel quartiere di via Larga e aveva 55 anni. È lei la donna che ha perso la vita, investita da un’auto nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno, mentre percorreva in bicicletta il tratto di strada provinciale 375, tra la frazione di Schiavo e il bivio per quella di Papiano.
La notizia della morte di Monia, che lascia una figlia, si è diffusa sui social quasi subito e in molti, scrivendo in quei minuti sulla pagina Facebook di un gruppo locale, avevano sperato che quella “strada bloccata in zona Caprareccia…per un incidente”, non fosse nulla di grave. Poco dopo purtroppo si è avuta la conferma di quanto successo e dell’identità della vittima.
A piangerla sono anche il padre e il fratello. Monia lavorava da tanti anni soprattutto nel settore della ristorazione e lo aveva fatto, sin da giovanissima, in diversi ristoranti. Per Marsciano quello che si è concluso è stato un anno segnato purtroppo da altre morti, premature e improvvise. Ad agosto il 29enne Nicola Cardinali, giovane del quartiere di Ammeto, è deceduto sul circuito dell’autodromo di Magione, a seguito di un incidente in moto. Poche settimane dopo a perdere la vita era stato un altro marscianese, Mario Cotogni, in un incidente d’auto avvenuto nella stessa strada provinciale 375, a pochi chilometri dal luogo della tragedia di martedì pomeriggio.
Si attende ora di sapere se sul corpo di Monia Massoli dovrà essere disposto l’esame autoptico. Con la donna sale a 59 vittime il computo delle vittime della strada in Umbria nell’anno orribile appena concluso.
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