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Todi, dal gatto selvatico al falco pecchiaiolo: benvenuti nell'oasi Wwf di Asproli

Uno degli ultimi paradisi naturalistici dedicati alla conservazione delle specie

20 Ottobre 2024, 13:00

Todi, dal gatto selvatico al falco pecchiaioli: benvenuti nell'oasi Wwf di Asproli

L'oasi di Asproli La Malcontenta e il Lupo a Todi

Nasce in Umbria la seconda Oasi Wwf: l’Oasi affiliata Wwf La Malcontenta e il Lupo. L’Oasi, istituita recentemente dopo quella storica di Alviano, si trova nella frazione di Asproli del Comune di Todi, e si dedica principalmente alla conservazione ambientale e alla ricerca scientifica. Le Oasi Wwf hanno un’importanza fondamentale sia per la tutela della fauna selvatica che dell’ambiente in generale, ma anche per la divulgazione scientifica e non, dei risultati ottenuti e per permettere a tutti di comprendere quanto sia importante preservare la natura. Oltre questo, naturalmente preservare specie animali e vegetali ha un enorme valore culturale e scientifico di per sé, permettendo agli ecosistemi di mantenersi in equilibrio e dunque consentendo anche a noi di poter sopravvivere.


L’Oasi ha quindi avviato diverse collaborazioni ed è in procinto di attivarne altre sia con istituti di ricerca che con università. Una delle attività in essere è quella di fototrappolamento dei grandi carnivori, ed è attuata in collaborazione con la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia per il progetto europeo Life Imagine. Altra importante collaborazione è quella con l’associazione WildUmbria, che gestisce il Centro recupero animali selvatici regionale, la cui responsabile è la dottoressa Francesca Vercillo. Ogni anno lì si recuperano e gestiscono più di 1000 animali, cercando di effettuare quello che si chiama il “rilascio dolce”: liberazione in ambiente idoneo tramite cassette nido nelle quali sono cresciuti gli animali.
L’Oasi si offre, in più, non solo di diventare un punto di riferimento per le scienze naturali, ma anche un luogo in cui scienza e arte possano dialogare. Infatti, durante l’anno vengono organizzati anche eventi di tipo artistico che possano raccontare entrambe le discipline. Ogni maggio ad esempio hanno luogo le Giornate delle Oasi Wwf: qui arte e scienza si mescolano, come nel laboratorio di fotografia tenuto lo scorso maggio dal fotografo Wwf Emanuele Valentini o con la performance degli attori dell’associazione Isola di Confine. L’ Oasi affiliata Wwf La Malcontenta e il Lupo è una zona protetta che comprende diversi habitat di pregio naturalistico, vi si trovano ambienti molto vari e ricchi di biodiversità: ambienti tipici delle aree umide, boschi a naturale evoluzione, fenomeni di inversione climatica, ecosistemi che ospitano flora e fauna di notevole interesse, compresa l’abbondante presenza di orchidee selvatiche e di diversi rapaci di interesse conservazionistico come il falco pecchiaiolo e il biancone, chirotteri, tra cui il pipistrello albolimbato e il pipistrello di Savi, tritoni ed innumerevoli mammiferi, dal gatto selvatico alla martora, e a molti altri che sarebbe troppo lungo elencare. Qui la natura viene prevalentemente gestita a naturale evoluzione, perché la natura viene studiata così come spontaneamente si evolve, solo in queste condizioni infatti possiamo capire veramente come si comporta, e poter fare dunque importanti scoperte che coinvolgano la nostra stessa vita e salute. Qui inoltre si studia anche il tartufo e vengono organizzati eventi che trattano delle varie specie di tuberi non solo come alimento ma anche come specie biologiche dalle importanti proprietà ancora tutte da scoprire.


Occupandosi l’Oasi prevalentemente di ricerca scientifica, di conservazione delle specie e della diversità genetica, non è possibile accedere liberamente, proprio per tutelare i progetti in atto. Le attività sono però divulgate attraverso eventi Wwf di carattere nazionale e con specifici percorsi di visita di tipo scientifico che vengono attivati di volta in volta durante il corso dell’anno, e ai quali è possibile prenotarsi attraverso il sito internet dell’Oasi: www.lamalcontentaeillupo.com.
Saranno anche avviati laboratori di fotografia naturalistica di tipo tecnico-professionale, sia giornalieri che della durata di più giorni, con possibilità di alloggio. Per maggiori informazioni è comunque possibile scrivere una mail a info@lamalcontentaeillupo.com. L’Oasi si propone, dunque, come polo culturale e scientifico, e anche nel logo, che è alla base del nome di questa Oasi, si riscontrano i motivi fondanti della sua esistenza: si tratta infatti di una cornacchia, la Malcontenta, che sta sulla schiena di un lupo. Due specie diverse che invece interagiscono in un rapporto di reciproco sostegno: la cornacchia allerta il lupo dei pericoli in arrivo e si alimenta delle prede cacciate da quest’ultimo. Un rapporto che può essere anche opportunistico, ma che a volte si scioglie in quelli che possono essere interpretati come veri e propri giochi tra i due. 

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