TERRITORIO
Giulio Rinaldi e Luca Bigicchia
A sud di Perugia emerge una realtà che ha fatto del recupero e della valorizzazione del patrimonio genetico autoctono la sua missione: Lumiluna, una casa vinicola che si autodefinisce con l’evocativo titolo di “restauratori di vigne”. Non si tratta semplicemente di produrre vino, ma di un vero e proprio progetto di archeologia agricola, volto a dare nuova vita ai filari abbandonati e a riscoprire storie, radici e vitigni che rischiavano l’oblio. La loro filosofia è intrinsecamente legata al concetto di dedizione e passione per la terra, un principio guida che ha spinto i fondatori, Giulio Rinaldi e Luca Bigicchia, a intraprendere un cammino controcorrente a partire dal 2015. La loro cantina, situata nel cuore pulsante dell'Umbria, a Mercatello, è il quartier generale di una costante "caccia" a appezzamenti dimenticati. Per questa realtà ogni vigna abbandonata non è un costo o un problema, ma una tela da restaurare, un tesoro genetico da preservare e valorizzare. In questi filari, spesso dati per irrecuperabili, il team ha ritrovato non solo varietà quasi estinte, ma anche la storia agricola e umana del territorio.
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L’impegno nel restauro si manifesta attraverso un profondo rispetto per l'età e la storia delle piante. Come sottolineato dai fondatori, le radici di una vite che ha superato i 50 anni conferiscono all'uva una narrazione unica e una complessità aromatica ineguagliabile, elementi fondamentali per la caratterizzazione dei loro vini. Il progetto va oltre il mero recupero del suolo: è un’operazione di conservazione del vasto e prezioso patrimonio agricolo umbro, una regione ricca di biodiversità e tradizioni secolari. Attualmente, Lumiluna gestisce un complesso mosaico di ben 15 appezzamenti di vigna, distribuiti in un raggio di 14 chilometri dalla cantina. Questa frammentazione è la chiave della loro identità e della diversità dei loro prodotti. Ogni vigna ha una sua personalità, con terreni e microclimi completamente differenti, e un’età variabile che spazia dai 20 ai 65 anni. Le estensioni sono modeste, oscillando tra 0,1 e 1,2 ettari, riflettendo la natura artigianale e meticolosa del loro approccio. La scelta di lavorare su parcelle così disomogenee e sparse è intenzionale, mirata a esaltare la massima espressione del terroir in ogni singola bottiglia.
Coerentemente con la missione di tutela e rispetto ambientale, l'intera gestione agronomica di questi vigneti segue rigorosamente i canoni dell'agricoltura biologica. Ciò implica l'esclusione totale di sostanze di sintesi e concimi chimici, privilegiando metodi naturali che garantiscano l'equilibrio ecologico e la salute del suolo. Questa dedizione si traduce in uve sane e concentrate, capaci di esprimere con chiarezza l’identità varietale e territoriale. Le varietà coltivate rappresentano un ponte tra passato e presente. Il cuore pulsante della produzione è costituito dai vitigni autoctoni umbri, come il Trebbiano, il Grechetto, la Malvasia e il principe rosso della regione, il Sangiovese. A questi si affiancano, in alcuni appezzamenti impiantati verso la fine degli anni ’90, vitigni internazionali che si sono ben adattati al clima locale, tra cui il Merlot, il Pinot Grigio, lo Chardonnay e il Syrah. Lumiluna dimostra così che è possibile onorare le radici pur esplorando nuove possibilità enologiche.
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L’esito di questo meticoloso lavoro è una gamma di etichette che portano nomi distintivi e carichi di storia, espressioni liquide del loro impegno. Tra i vini prodotti si annoverano referenze come Casale dei Ceci, Diciannove, Mindy, Rex Banner e Rio dello Spineto, ognuno testimone di una singola vigna salvata e rigenerata. Lumiluna non è solo una cantina, ma un modello virtuoso di sostenibilità e conservazione, un punto di riferimento per chi crede che il futuro del vino risieda nella memoria del passato e nella tenacia dei suoi “restauratori”.
Oltre alla produzione, la cantina apre le sue porte agli appassionati con esperienze di degustazioni, un'occasione per conoscere da vicino il lavoro di recupero e assaggiare i vini direttamente con i due vignaioli. Le prenotazioni si possono fare dal lunedì al sabato sul sito: https://lumiluna.it/
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