L'iniziativa
Uno dei corsi organizzato a Cesure
Il telefonino, per molti anziani, è ancora un mistero da svelare e lo sono ancora di più le sue applicazioni legate alla salute. Da qui è nata l’idea, lanciata dall’associazione L’Aiutarella, visto che oggi, più che mai, il digitale ha un ruolo fondamentale nei rapporti tra cittadini e sanità. Attraverso piattaforme online, app e portali, i cittadini possono prenotare visite, accedere a referti e consultare il proprio storico clinico senza recarsi fisicamente negli ospedali o negli ambulatori. Ma per chi non ha dimestichezza con internet, il digitale diventa un’altra barriera per la propria salute. Molti anziani non riescono così a scaricare referti, richiedere farmaci o prenotare visite mediche.
La digitalizzazione dei servizi sanitari offre vantaggi significativi, ma è una sfida per molte persone anziane che in certi casi finiscono per rinunciare a visite e controlli o si recano di persona agli sportelli fisici della sanità, aumentando la loro dipendenza dai familiari. Persone già vulnerabili - osservano i volontari impegnati sul campo - provano stress, frustrazione e senso di esclusione. E se l’anziano vive da solo o in un piccolo borgo i problemi spesso diventano insormontabili. Così nei piccoli centri dove le case sono vicine, ma le persone sempre più sole, il digitale rischia di diventare un altro muro e un ostacolo alla cura.

Il progetto Adoc, finanziato dalla Fondazione Carit e realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale L’Aiutarella, affronta il problema del gap digitale con una serie di incontri organizzati in borghi e periferie. Finora ne sono stati programmati ben 17 a Terni ed in provincia: da Portaria a Collicello passando per Torreorsina, Cesure, Attigliano, Montecastrilli, Lugnano in Teverina e Marmore, tanto per citarne alcuni.
Gli operatori specializzati dell’Acsi, con l’ausilio del camper attrezzato La Caravella, aiutano gli anziani ad utilizzare lo smartphone per la propria salute. E così imparano a scaricare referti online, prenotare visite attraverso il Cup, richiedere farmaci o rinnovi di ricette, usare l’app regionale Sanità Facile, scegliere il medico di base, consultare il fascicolo sanitario elettronico e pagare il ticket. “In realtà, osserva Marisol Flores - si tratta del prosieguo di un progetto realizzato con successo lo scorso anno che ci ha visti nei paesi per educare gli anziani all’utilizzo dei social consentendo loro di mantenere un canale di comunicazione con i loro cari che spesso non vivono nel paese. Quest’anno invece abbiamo mirato l’intervento proprio sulla sanità, perché ci siamo resi conto che il divario digitale è un problema molto concreto e diffuso”. Gino Venturi, presidente dell’Aps L’Aiutarella, sottolinea che iniziative come questa puntano alla maggiore autonomia possibile degli anziani e si muovono nella strategia di contrasto allo spopolamento di paesi e borghi con l’intento di favorire al massimo la presenza degli anziani nel loro ambiente naturale.
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