AMBIENTE
Viene definito come “l’albero con il maggior assorbimento di anidride carbonica nel mondo”. Si tratta della pianta della Paulownia: a Terni ne verranno piantate almeno un migliaio.
L’operazione scatterà nei prossimi giorni dopo che il consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, la delibera proposta dall’assessorato al Verde pubblico del Comune di Terni che riguarda la variazione al bilancio di previsione finanziaria 2025–2027 e l’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche 2025–2027 per il finanziamento del Piano pilota di forestazione urbana ed extraurbana Terni Verde 2.0.
In una sola pianta, tre importanti principi: la lotta all’inquinamento, il verde da ripopolare, l’ambiente anche in termini di arredo urbano. In un’unica parola, Paulownia significa “salute”.
Dietro a tutto c’è un forte contributo erogato dalla Fondazione Carit pari a 186.050 euro, somme che, con la votazione di ieri dell’assise comunale e la variazione dei capitoli di entrata e di spesa per l’annualità 2025, sono state rese erogabili.
Ogni albero di Paulownia è in grado di sottrarre oltre 30 chilogrammi di anidride carbonica all’anno. Un ettaro di terreno in cui crescono alberi di Paulownia potrebbe dunque assorbire fino a 32 tonnellate di CO2 ogni dodici mesi.
Si tratta di una pianta ad alto fusto che cresce rapidamente, raggiungendo i 15–20 metri di altezza, e che non necessita di trattamenti chimici per svilupparsi. L’albero presenta grandi foglie e grandi fiori che possono presentarsi in diverse colorazioni — blu, lilla o bianco — e ha una fioritura primaverile che può durare oltre due mesi.
Le zone individuate per la piantumazione sono: area dell’ex pineta Centurini, nuove aree verdi di lottizzazione di Santa Maria Maddalena, Cospea 2, parco di via delle Palme, area verde di via del Centenario, parco Cambioli “oltre ad ulteriori aree di interesse che saranno definite nella successiva fase esecutiva, in base alla compatibilità urbanistica e funzionale”.
Gli interventi di piantumazione previsti includono inoltre la garanzia di attecchimento delle essenze, che comprende tutte le azioni necessarie a favorire tale processo, tra cui: innaffiature di soccorso, controllo periodico dello stato vegetativo e sostituzione delle essenze che, a causa dello stress d’impianto, non dovessero attecchire nei primi tre anni.
Per quanto attiene alla successiva fase manutentiva del patrimonio arboreo, il Comune si è dotato, a partire da quest’anno, di un contratto quinquennale di global service che prevede “interventi programmati e tempestivi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi, garantendo così la cura e la valorizzazione nel tempo delle nuove alberature oggetto di piantumazione”.
“Con questo intervento” — afferma l’assessore al Verde pubblico del Comune di Terni, Marco Iapadre — il Comune di Terni conferma la sua visione legata alla esigenza di riportare la natura in città, considerando la capacità delle “foreste” di costituire nel loro insieme una straordinaria infrastruttura verde cittadina. Un’infrastruttura verde capace di rispondere positivamente alla Strategia europea e nazionale per la Biodiversità con particolare riferimento al Piano di Forestazione Urbana ed Extraurbana, alla crescente domanda di servizi eco-sistemici e di sostenibilità, in quanto intende migliorare la salute e il benessere dei cittadini ternani, ridurre l’inquinamento atmosferico e rimuovere il particolato, riqualificare il centro e le periferie, favorire la messa a dimora di alberi con peculiarità uniche, favorire l’adattamento e la mitigazione della crisi climatica, contrastare il consumo di suolo, conservare e valorizzare la naturalità diffusa e la biodiversità, preservare i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi.
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