IL CASO
"Scusa, puoi portarmi in ospedale?" Lo avrebbe raccolto in strada, accompagnato al pronto soccorso del Santa Maria, senza particolare fretta o allarme visto che non aveva sangue addosso né segni sui pantaloni.
Poi quando è sceso ed è stato preso in carico dai sanitari dell'emergenza-urgenza, è emersa la verità. Aveva infatti un buco nella coscia sinistra ed un altro foro più piccolo sulla gamba destra, dove l'ogiva si era conficcata: qualcuno gli aveva sparato, un solo colpo con una pistola di calibro relativamente modesto.
Quasi certamente per 'gambizzarlo' - una sorta di avvertimento, forse - nel contesto di una vicenda ancora tutta da chiarire.
Il giovane, 19enne del Marocco domiciliato a Foggia, è arrivato in ospedale nella tarda serata di domenica 23 novembre, poco prima della mezzanotte. E subito il caso è finito all'attenzione della polizia di Stato - sul posto con le Volanti, poi al lavoro con le varie articolazioni della questura, dalla Scientifica alla Mobile - che a stretto giro sentirà anche l'uomo, di nazionalità italiana e probabilmente del tutto estraneo ai fatti, che lo ha condotto al pronto soccorso.
Dopo le cure, il ragazzo è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni: considerando che è stato raggiunto da un colpo di pistola, e a Terni di fatti del genere non c'è traccia da mesi, forse un paio d'anni, sarebbe potuta andare ancora peggio.
L'indagine, tuttavia, non si preannuncia semplice: intanto il 19enne non ha inteso, per il momento, sporgere alcuna denuncia (il reato per cui si procede è lesioni personali aggravate dall'utilizzo dell'arma da fuoco).
E poi, soprattutto, non ha saputo - più probabilmente, non ha voluto - fornire indicazioni più chiare su cosa sia accaduto. Circa il luogo dei fatti, avrebbe parlato di una zona molto periferica e lontana dal centro di Terni, ma lui, che di Terni non è, non avrebbe saputo indicarla in modo più preciso. Ancora meno dettagli su colui che lo ha ferito: avrebbe affermato di non conoscerlo, di non sapere bene il motivo del gesto né sarebbe stato in grado di contestualizzarlo.
Silenzi, omissioni sostanziali rispetto ad una verità dei fatti ancora lontana dall'essere messa a fuoco. Anche per questo, chi indaga pensa che dietro il grave fatto ci sia una vicenda illegale, connessa forse allo spaccio di droga.
Il 19enne è formalmente incensurato ma dinamica, atto ed altri elementi fanno pensare che sia giunto a Terni per incontrare qualcuno, forse scambiare qualcosa, e che le cose poi non siano finite male. A prescindere dal dettaglio della vicenda, preoccupa che nel territorio ci sia qualcuno pronto a prendere in mano un'arma, di cui ha disponibilità, e a fare fuoco 'alla bisogna'. Non accadeva da tempo e non se ne sentiva la mancanza.
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