Il ricordo
Emilio Fede insieme ad Eusebio Belli
“Una persona complessa, divo ed antidivo allo stesso tempo. Un uomo che amava la vita e non si sottraeva mai al pubblico che lo fermava per strada anche solo per un selfie ed una stretta di mano”. Il produttore cinematografico ternano Eusebio Belli ha ricevuto la notizia della morte di Emilio Fede mentre si trovava a Venezia per la Mostra del Cinema. Fede l’ha conosciuto bene, forse più di chiunque altro, perché ne è stato l’assistente personale oltre che un amico fidato.
“Ho iniziato - racconta Belli, un passato di dj alle spalle in gioventù - come assistente parlamentare della senatrice Diana De Feo, la moglie di Emilio, e quando è finita quell’esperienza è stato naturale continuare con lui. Per anni abbiamo vissuto insieme quasi h24 e l’ho conosciuto anche con le sue fragilità”. Belli ricorda il periodo buio dei processi e della rottura con Mediaset. “Emilio - racconta - era molto provato e gli pesava soprattutto il venir meno della quotidianità con il suo amico Silvio Berlusconi ed il suo lavoro in tivù. Ma ci sono stati anche tanti momenti belli e spensierati: le passeggiate di notte a Roma, le gite nella sua adorata Napoli ed il calore e l’affetto che il suo pubblico gli ha sempre dimostrato.
Una volta un’ambulanza si fermò di colpo per strada e gli infermieri scesero e gli chiesero un selfie. Anche al Tg4 sapeva parlare con semplicità di temi complicati e la gente lo capiva”. E poi la passione per il gioco. “Una volta - prosegue Eusebio Belli - ci fermammo in autogrill e la barista gli fece comprare un gratta e vinci. Allora erano ancora poco conosciuti. Una volta risaliti in macchina, mi chiese come funzionava il gioco. Grattò il tagliando, ma non vinse. A quel punto gli chiesi timidamente: “Direttore, tra soldi vinti e persi al gioco, ha mai fatto un conto delle cifre raggiunte?”. Lui si ammutolì di colpo e dopo una ventina di minuti, come se avesse provato a calcolare la cifra, mi rispose secco: “Ci avrei potuto comprare un Frecciarossa”.
Di fronte a tanta autoironia scoppiamo a ridere di gusto. Ecco, questo era Emilio Fede”.
L’ex direttore del Tg4 era anche legato all’Umbria. “Andava da un dentista a Perugia ed una volta fu ospite d'onore alla discoteca Plastik di Terni. Un giorno - dice ancora Belli - volle fermarsi a tutti i costi al Tacitus per pranzare con mio padre. Ora potrà riabbracciare finalmente sua moglie Diana a cui era legatissimo. Alla fine di ogni telegiornale la prima telefonata era per lei. Si sentivano spessissimo, era il suo punto di riferimento”. Presto uscirà un docufilm dedicato ad Emilio Fede e a produrlo sarà proprio il suo ex assistente. Saranno due puntate, da 50 minuti l’una, e avranno come titolo: Fede nel bene e nel male.
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