RIEQUILIBRIO TERRITORIALE
“Restiamo con Perugia o passiamo con Terni?” La domanda è ormai storica e ‘attanaglia’ Spoleto, con i ternani ben compiaciuti. La questione del riequilibrio territoriale in Umbria è da tempo al centro di un articolato dibattito, questione di cui proprio il sindaco e presidente della Provincia di Terni Stefano Bandecchi si è fatto promotore coinvolgendo tutti i Comuni della Valnerina per portarli sotto la bandiera rossoverde.
A Spoleto l’idea di lasciare Perugia per Terni è sempre piaciuta, se ne palava già a tempi del sindaco Ciaurro. E ora si parte anche a livello operativo: a Spoleto si parlerà proprio di riequilibrio e di necessità di ridisegnare i confini territoriali umbri nell’ambito di un incontro pubblico in programma lunedì 7 luglio nella sala Monterosso di Villa Redenta con inizi alle ore 16. L’appuntamento è promosso dall'associazione socio-culturale Prima Spoleto. Al tavolo siederanno i sindaci di Terni, Stefano Bandecchi, Spoleto, Andrea Sisti, Todi, Antonino Ruggiano e Norcia, Giuliano Boccanera. “Sono stati invitati a partecipare tutti gli altri sindaci dei Comuni interessati”, spiegano gli organizzatori, ossia, una quarantina, cioè quelli che potrebbero andare a ricostituire quella che un tempo era la ‘Provincia del Nera’.
Sempre Bandecchi, tra i propositi della campagna elettorale 2023, già puntava a portare la provincia di Terni al traguardo dei trecentomila abitanti. Obiettivo che si potrebbe raggiungere se gli attuali confini del Ternano si allargassero, appunto, a Spoleto e alla Valnerina perugina e che verrebbe superato se nel ‘matrimonio’ si unisse anche Todi.
A commentare la questione anche l’assessore allo Sviluppo economico Sergio Cardinali che sui social scrive: “Dopo tante chiacchiere è tempo di passare ai fatti in termini di riequilibrio territoriale. Una regione più forte ha bisogno di province equilibrate e soprattutto di partecipazione”.
A promuovere l’incontro c’è anche il Comitato referendario Provincia Terni-Spoleto: “Siamo un gruppo umano di cittadini di Spoleto che hanno cercato di riflettere sul rapporto benefici-rischi dell’adesione del territorio spoletino alla provincia di Terni. Il risultato – si legge sul loro sito – è stato che ci sono molte più opportunità nell’essere la seconda città della provincia di Terni che la quarta città della provincia di Perugia, anche alla luce degli scarsi risultati ottenuti dalla nostra città dopo che nei decenni è stata schiacciata dalle politiche economiche-sociali e opportunistiche del duo Perugia-Foligno che ha di fatto depauperato Spoleto di molti suoi servizi e della sua centralità rispetto al territorio umbro e della Valnerina in particolare”. La ‘Provincia del Nera’ da sogno a realtà? Staremo a vedere. In ogni caso, il fatto che il tema abbia un’eco istituzionale, significa che qualche movimento più concreto comincia a esserci.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy