LA TASK FORCE
Stefano Bandecchi, sindaco di Terni
Tornano a Terni i vigilantes voluti dal sindaco Stefano Bandecchi ma ci saranno anche le sue "camicie rosse" con la folgore.
Obiettivo sicurezza: il primo cittadino è dunque già pronto a mettere di nuovo sul campo le guardie giurate, ma questa volta in modo diverso dall’esperienza precedente.
La formula questa volta cambia. Lo scorso anno per 12 mesi agenti dell’istituto di sicurezza privata Securpool hanno sorvegliato la città, dalle 22 alle 6 del mattino, dai parchi ai cimiteri, dalle fontane ai monumenti. Sul campo dieci autopattuglie con a bordo due agenti. I soldi ce li aveva messi il sindaco, con un finanziamento come ricerca da 870 mila euro provenienti da Unicusano, l’università telematica fondata da Bandecchi.
Ora ci penserà il Comune di Terni: “Il Comune - spiega Bandecchi - si deve fornire di vigilantes, non potendo assumere a tempo indeterminato, prendiamo dei vigilanti, faremo un appalto. Li metteremo alla Passeggiata h 24, metteremo alte due pattuglie la notte, dalle 22 alle 7, per cimiteri piazze, monumenti e borghi. Intanto affidiamo noi il ruolo a partire dal primo luglio, poi sarà fatto un bando e chi vincerà proseguirà l’operazione”.
I vigilantes opereranno in piena sinergia con le forze dell’ordine e le centrali operative segnalando eventuali situazioni di pericolo. Ma non è tutto. Oltre ai vigilantes ci saranno anche ‘le truppe bandecchiane’.
“Aiutami con le mie camicie rosse – ha dichiarato Bandecchi via social -. Abbiamo creato le truppe bandecchiane, i giovani di Bandecchi. Cosa fanno? Controllano, guardano, vedono.. cosa vuol dire giovane? Vuol dire da 0 a 100 anni siamo tutti giovani. Abbiamo il bastone da passeggio e la penna per scrivere appunti, gironzoliamo tra parchi e altro dove spacciavano, cosa è successo? Niente, tutto tranquillo. Capiamoci: le forze dell’ordine sono la metà di quello che dovrebbero essere, non sono protetti da nessuno, vedono. La politica prende in giro polizia e carabinieri. Bisogna aiutare questi ragazzi e le persone per bene con le passeggiate e il bastone e la nostra penna”.
Le camicie rosse fanno parte di ‘Dimensione Bandecchi’, il nuovo movimento creato dal sindaco, “il mio movimento personale. Tutto mio – aveva precisato -. Niente Destra, niente Sinistra, niente Centro”, un movimento rivolto soprattutto ai giovani ma aperto a tutti. Il logo è rappresentato da un cerchio a sfondo blu con la scritta Dimensione Bandecchi’ e in basso tre frecce tricolore. Ci sono anche i gadget: una maglietta rosso fuoco a maniche corte con una saetta gialla, la folgore, sul petto e altre due sul colletto, sulla manica c’è la scritta Dimensione Bandecchi, sulle spalle la scritta ‘Dimensione - controlliamo e proteggiamo la civiltà’, poi ci sono anche le camicie a maniche lunghe, sempre rosse e con analoghe scritte. Una realtà politica che per adesso nasce come movimento ma che in futuro potrebbe avere risvolti anche diversi e di maggiore peso.
Anche loro dunque vigileranno sulla città: “La piccola criminalità che ha ripreso vigore va spenta – afferma secco Bandecchi - . I miei volontari sono roba del partito e nessuno ci vieta di farlo”. La questione sicurezza è molto sentita da tutti. Di recente il Ministero ha inviato otto nuovi agenti in provincia di Terni: nessuno per la città capoluogo ma tutti e otto solo per Orvieto. Vigilantes, camicie rosse e anche occhi dal cielo con dieci droni pronti a giungere a Terni, a quanto sembra, verso settembre per analizzare città e zone limitrofe.
“Sicurezza? Non abbiate paura, stiamo lavorando”, così nei giorni scorsi è intervenuto Raffaello Federighi, vicepresidente del consiglio comunale e paladino AP. “Nel momento in cui ci siamo insediati - ha detto - abbiamo trovato una situazione non bella sul fronte della sicurezza perché la polizia Locale di Terni aveva solo 87 appartenenti, di cui oltre la metà non era abilitata al servizio gravoso e con dei fondi a disposizione modestissimi. La prima cosa che abbiamo fatto quindi è stata di aumentare i fondi a disposizione e di aumentare il numero delle unità di agenti, che quando arriveranno a regime supereranno le 120 unità, con un incremento sostanzioso”. Dopo avere affrontato il problema del personale - ha aggiunto -ci siamo rivolti alla riforma della centrale operativa, che abbiamo deciso di tenere attiva h 24, e poi ci siamo rivolti al territorio con due misure, che sono state la prima l’aumento dell’impianto di videosorveglianza, con il raddoppio delle telecamere che adesso sono più di 200, tutte molto moderne, che a breve saranno attivate, e con l’incremento della illuminazione che scoraggia le attività criminali ed aumenta la socialità dei cittadini ed è collegata con l’impianto di videosorveglianza. L’ultimo obiettivo, in prospettiva, a cui tendiamo è rappresentato dall’utilizzo dei droni che – ha concluso - avrà un ruolo importante anche nella politica di sicurezza delle nostra città”.
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