L'ATTO
La Regione Umbria interrompe in via definitiva il procedimento autorizzativo per la realizzazione di un biodigestore a Ponte Caldaro, tra i comuni di Narni e San Gemini, in provincia di Terni.
La Regione ha negato l'Autorizzazione Unica richiesta dalla società Metanar S.r.l. per realizzare un impianto di biometano.
La Determinazione Dirigenziale n. 5265 del 22 maggio 2025 rappresenta una scelta significativa per la difesa del territorio. Il progetto aveva suscitato forte opposizione da parte di cittadini, amministrazioni locali e associazioni ambientaliste, comitati, preoccupati per l’impatto sull’ambiente e sulla qualità della vita.
A commentare la decisione è intervenuta Alleanza Verdi e Sinistra Umbria esprimendo piena soddisfazione per la decisione della Regione Umbria.
"Con l’interruzione dell’iter, si evita un pesante impatto paesaggistico e ambientale su una zona di particolare pregio naturalistico. Ponte Caldaro potrà così conservare la propria integrità, mantenendo un equilibrio importante tra ambiente e comunità locale".
“Questa decisione conferma che la tutela ambientale e paesaggistica resta un principio fondamentale nelle scelte di governo del territorio”, dichiara AVS. “Non si tratta solo di fermare un progetto, ma di riaffermare che lo sviluppo economico non può prescindere dalla salute dei cittadini e dal rispetto dell’ambiente”.
"La Determinazione è un chiaro segnale che l’ambiente è una priorità per la Regione. Una scelta che si inserisce in un modello di sviluppo sostenibile, attento alla salvaguardia degli ecosistemi e alla qualità della vita delle comunità. AVS auspica che questo caso diventi un punto di riferimento per le future decisioni amministrative in Umbria. Serve una politica ambientale coraggiosa, capace di coniugare le esigenze di crescita con la tutela del patrimonio naturale. La partecipazione dei cittadini, il dialogo con i territori e la trasparenza nei processi decisionali devono diventare elementi strutturali in tutte le scelte che riguardano l’ambiente. E' possibile difendere il territorio quando c’è un’alleanza tra istituzioni, cittadini e forze ambientaliste".
E' intervenuto anche Luca Simonetti, Presidente Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle all'Assemblea legislativa dell’Umbria: "La decisione di negare il procedimento di Autorizzazione Unica, al termine di un iter procedurale rigoroso e basato sulla documentazione e sulle valutazioni tecniche e normative acquisite, ha tenuto conto dei vincoli specifici di salvaguardia idrologica intensiva e di tutela della permeabilità. Non siamo contrari a prescindere agli impianti, ma siamo contrari alle modalità noncuranti del territorio e in questo caso alle oltre 170 mila tonnellate di reflui zootecnici e altri sottoprodotti che avrebbero significato un danno enorme per l’area".
"La voce dei cittadini è stata ascoltata - ha aggiunto Simonetti - e anche quella dei Comuni di Narni e San Gemini che avevano espresso parere negativo, rappresentando il legittimo interesse e le preoccupazioni delle comunità direttamente interessate dall'impianto. Una vittoria del buon senso e della tutela del nostro patrimonio naturale e paesaggistico".
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