Allarme in città
Stefano Amici, titolare del caffè Pazzaglia di Terni
“Hanno tentato di scardinare la mia vetrata, è accaduto ancora una volta. Ho visto le immagini registrate dalla telecamera di sorveglianza, due balordi che poi sono scappati quando è scattato l’allarme. Non si può andare avanti così!”. Lo sfogo è del titolare del caffè Pazzaglia di Terni, Stefano Amici, che racconta l’ennesimo tentativo di furto alla sua attività in corso Tacito, offrendo una sorta di cartina di tornasole su quanto avviene in pieno centro.
Ma cosa è successo? “Nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14 maggio – spiega Amici - mi è squillato l’antifurto sul telefonino e mi sono precipitato in pasticceria dopo aver avvertito il vigile giurato che controlla la mia zona. Al mio arrivo non c’era più nessuno, ma si notava che la vetrata del gazebo era stata forzata. Dalle immagini della telecamera si vedono due, un uomo e una donna con una bicicletta. Hanno provato ad aprire anche l’altra vetrata, ma evidentemente hanno capito che non era così semplice. Poi l’allarme li ha messi in fuga.
Io ho una vigilanza privata che mi pago – precisa - e vista la situazione non si è ritenuto necessario coinvolgere le forze dell’ordine. Però – precisa Amici - la riflessione mi viene spontanea: carabinieri e polizia fanno sicuramente i giri e i controlli ma io in quei momenti non li ho visti, forse occorrerebbero maggiori perlustrazioni in centro”.
Il prefetto Antonietta Orlando per i prossimi giorni ha convocato i commercianti per avere informazioni e istanze sui loro problemi per cercare di trovare rimedi e migliorare i controlli: “Grazie di cuore per il suo interessamento – afferma Amici – ma in ogni caso vorremmo dire al prefetto che dovrebbe a sua volta dire, in qualità di rappresentante del governo sul territorio, che a Terni è necessario potenziare l’organico delle forze dell’ordine, altrimenti sarà complicato trovare adeguati sistemi per sentirci tutti ancora più sicuri”.
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