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Il caso

Terni si ferma per l'ultimo saluto a Ilaria Sula, la ragazza uccisa dal fidanzato. L'assassino è stato aiutato dalla madre

Alle 14 il corteo funebre mentre resta confermata per le 21 la fiaccolata che si muoverà da piazza della Repubblica fino alla panchina rossa sotto il palazzo del Comune

Antonio Mosca

07 Aprile 2025, 05:27

ilaria sula terni donne

Uno degli striscioni di fronte alla casa di Ilaria Sula (Foto Stefano Principi)

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Ilaria Sula, la studentessa ternana di 22 anni, uccisa dall’ex fidanzato. Dopo un pressing serrato, tra interrogatori, sopralluoghi e riscontri incrociati, la Procura della Repubblica di Roma, competente per territorio, ha iscritto nel registro degli indagati la madre di Mark Anthony Samson. Per ora le viene contestato il solo reato di occultamento di cadavere in concorso con il figlio. Nosr Manlapaz, dopo aver sentito le urla della 22enne in camera da letto, sarebbe entrata trovandola cadavere. La donna avrebbe poi aiutato il figlio a ripulire la scena del delitto avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. E non si esclude che abbia contribuito anche a chiudere il cadavere nella valigia. Oggi, alle 14, la madre di Mark sarà interrogata negli uffici della sezione omicidi della squadra mobile della Questura di Roma. Il 23enne di origini filippine ha sempre detto di avere fatto tutto da solo. Ma da giorni la posizione della madre, sulla cui presenza in casa non ci sono dubbi, era nel mirino degli inquirenti. Anche perché la donna non approvava la relazione tra il figlio ed Ilaria che, a suo dire, lo avrebbe distratto dallo studio.

Vacilla, dunque, la ricostruzione di Mark Samson, l’assassino reo confesso della studentessa ternana. Il pomeriggio prima del delitto, accecato da una morbosa gelosia, si era presentato a casa di Ilaria per spiare nel suo pc. Aveva fotografato lo schermo e poi aveva tentato di rubarlo. In quel momento la sua ex non era in casa, ma le amiche gli avevano impedito di prendere il computer. Poche ore dopo la ragazza sarebbe andata nella casa di via Homs per chiedere spiegazioni a Mark e lì sarebbe avvenuto l’omicidio.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’assassino ha alternato momenti di crollo emotivo con altri di freddezza e di assoluta mancanza di empatia con la donna che giurava di amare. E che ha ucciso, stando al suo racconto, dopo aver letto dei messaggi con un altro ragazzo sul suo smartphone. Il gip ha quindi convalidato il fermo, ravvisando il rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato ed anche il pericolo di fuga. Intanto prosegue il mesto pellegrinaggio di fronte all’abitazione della famiglia di Ilaria Sula, strappata alla vita a soli 22 anni. Fiori, biglietti e striscioni per ricordarla e perché si fermi, una volta per tutte, l’escalation di violenza contro le donne. E proprio dalla sua casa, a Terni, al civico 5 di viale dello Stadio, oggi, lunedì 7 aprile, alle 14, partirà il corteo funebre che raggiungerà il cimitero dove la bara bianca sarà tumulata.

Resta confermata per le 21, invece, la fiaccolata che si muoverà da piazza della Repubblica fino alla panchina rossa sotto palazzo Spada. E oggi il sindaco Stefano Bandecchi ha proclamato il lutto cittadino per far sentire alla famiglia di Ilaria la partecipazione dell’intera comunità al suo dolore straziante. Gli edifici comunali esporranno le bandiere a mezz’asta e gli uffici osserveranno un momento di raccoglimento durante i funerali. Il vescovo, Francesco Antonio Soddu, parlando della tragedia che ha scosso l’intera comunità locale, ha detto che “l’efferatezza del gesto addolora non solo gli animi sensibili, ma interpella l’intera collettività sul senso della vita e sull’educazione di tutti, affinché i contrasti e le delusioni vengano affrontati e superati con adeguata maturità. Occorre costruire ambiti, percorsi e luoghi educativi in cui prevalga l’amore per la vita”. “Fa male. Ancora una ragazza uccisa, messa in una valigia come la mia Pamela. Vorrei solo abbracciare i genitori”. Così ha detto infine Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, uccisa a 18 anni a Roma ed abbandonata a pezzi in due trolley.

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