L'INTERVISTA
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo e l'uscita del nuovo album ‘Dalla tua parte’, Francesco Gabbani torna dal vivo con il suo nuovo tour nei palazzetti che ha preso il via a fine 2024 con un concerto sold out all'Unipol Forum di Milano. A Terni Gabbani si esibirà il 4 aprile alle ore 21 al PalaTerni.
Una carriera lunga e intensa. Nato nel 1982 a Carrara da una famiglia proprietaria di un negozio di strumenti musicali, ha avuto modo di avvicinarsi alla musica già in tenera età. A quattro anni, infatti, ha iniziato con la batteria e a nove anni con la chitarra. Suona anche il pianoforte, il basso e la tastiera e dopo aver lavorato come fonico e tecnico di palco, ha iniziato il suo percorso artistico come musicista suonando blues, funk e jazz.
Ha vinto per due volte il Festival di Sanremo, rispettivamente nel 2016 nella sezione ‘Nuove Proposte’ con il brano ‘Amen’, il Premio della critica ‘Mia Martini’ e il Premio ‘Sergio Bardotti’ per il miglior testo e nel 2017 nella categoria ‘Big con il brano Occidentali’s Karma’, diventando il primo cantante nella storia del Festival di Sanremo ad aver vinto nelle due principali categorie della manifestazione canora in due edizioni consecutive. Si è poi classificato al secondo posto al Festival 2020 con il brano ‘Viceversa’.
‘Dalla tua parte’, il suo sesto album in studio, segna una nuova fase artistica per il cantautore, che con brani come ‘Viva la vita’ – il pezzo che ha presentato alla 75° edizione del Festival di Sanremo – esplora temi profondi legati al senso della vita. L'album riflette una ricerca intima, in cui il cantautore cerca di leggere la vita all'interno degli incastri della quotidianità e degli atteggiamenti che adottiamo verso il nostro vissuto. Oltre ad essere un disco che parla di ricerca, è anche un passo nel cammino della sua crescita personale. “Non finirò mai di crescere” racconta Francesco, “Mi piace l'idea di essere in continua evoluzione, in movimento, e queste canzoni sono un ritratto di questo momento. Sono una fotografia scattata in un punto preciso della mia vita, un po' più in là nella linea del tempo. Con il passare degli anni, cerco di andare sempre più a fondo, ma non manca mai, in mezzo a tutto ciò, l’aspetto divertente, provocatorio e ironico che guida anche la mia analisi della società”.
Che tipo di concerto si deve aspettare il pubblico ternano?
Un concerto che è un concerto, con la musica al centro di tutto. Mi piace l’idea di salire del palco e mettere al centro la musica senza troppi fronzoli, si ripercorrono le canzoni cardine del mio percorso musicale dal 2016 a oggi con l’aggiunta delle canzoni del nuovo disco, quindi un concerto-concerto con la musica tutta suonata dal vivo, con un organico di musicisti più ampio e scenografie che si armonizzano in termini visivi con le canzoni eseguite
Hai detto che non finirai mai di crescere, che sei in continua evoluzione, in che periodo della vita sei ora?
Sono sempre più consapevole che la cosa a cui ambisco di più è la serenità, la pace interiore, sono probabilmente in cerca della verità che forse non arriverà mai, del resto non si finisce mai di imparare, ma mi sento di dire che è una fase che guarda più all’interiorità dove poi passa la fase di equilibrio, anche se continuo ad avere le mie caratteristiche estroverse, direi un equilibrio tra interiorità, ironia e provocazione
In molti ti considerano un artista sempre positivo, che comunica ottimismo, non solo con la tua musica ma anche con la tua immagine sempre sorridente. Un aspetto molto bello, ma a te piace questa considerazione o ti infastidisce, nel senso che possa essere un modo gentile per dire che sei troppo ‘leggero’ ?
Sono disinteressato da questo tipo di punto di vista, mi fa più piacere se viene percepito il motivo per cui sono così, la mia positività è una scelta e spero che possa servire agli altri come esempio. Come detto, la positività la scelgo, ma è ovvio che come tutti ho i miei lati oscuri, la mia inquietudine, ma che mi dà la possibilità di rendermi conto di essere felice, c’è sempre un equilibrio tra le parti, io la mia positività la vivo bene, non la vedo affatto come un limite
Nei tuoi testi c’è sempre molta natura. Che approccio hai con il mondo e l’umanità?
Un approccio molto naturale, scusate il gioco di parole, l’approccio che ho con la natura è indispensabile perché sono nato in un territorio dove c’è tanta natura, sono sempre rimasto molto legato a questo tipo di rapporto, ho scelto di continuare a vivere a contatto con la natura nonostante il mio lavoro. Ho un buon rapporto con la natura perché mi sento parte della natura in un rapporto di rispetto reciproco e questo lo declino anche nei confronti dell’umanità. Ovviamente lo scenario che abbiamo oggi mi crea tristezza: nonostante il progresso, l’uomo continua ad uccidere, non riesco proprio a concepire la violenza reciproca, sono un pacifista convinto
Che pensi della musica delle nuove generazioni, trapper, rapper e dell’Auto-Tune?
Mi sento ovviamente distante, sono nato e cresciuto in un contesto diverso, per cui il modo di comunicare con la musica è diverso dall’espressione musicale contemporanea, ma sono aperto, le forme d’arte sono espressioni del tempo in cui si vive e i giovani esprimono la loro realtà e dunque esprimono quello che sono, non sta a me giudicare se è sbagliato o no, è una realtà, è un mondo molto virtualizzato e dunque la musica è molto elettronica e virtuale. Sull’Auto-Tune si è fatta troppa polemica, hanno interpretato male le mie parole, io non lo uso, ma non sono contrario, non ho questa necessità, ma capisco che c’è chi lo vuole utilizzare: ben venga, è l’espressione della contemporaneità!
Sei mai stato a Terni e in generale in Umbria?
A Terni non sono mai stato ed è per questo che sono curioso di vedere e vivere l’atmosfera ternana. In Umbria però ci sono stato, ho suonato ad Assisi al concerto per San Francesco per la Rai con Carlo Conti e ho un bellissimo ricordo del concerto fatto nel 2017 a Spoleto, un ottimo ricordo. Inoltre mi è capitato più volte di andare a Radio Subasio e dico che è la sede radiofonica più bella d’Italia, in mezzo al verde e agli ulivi. L’Umbria mi piace molto perché mi piace la natura
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Attualmente non ho progetti veri e propri, ho diversi mesi di concerti, tra la primavera e l’estate, un tour che culminerà in ottobre all’arena di Verona, poi in autunno ancora concerti nei palazzetti, tutto l’anno sarà live, in tour. Ai progetti ci penserò mentre sono in giro, continuerò naturalmente a portare avanti la mia espressione musicale
Un invito ai ternani: perché devono vedere il tuo show?
Perché se sono persone empatiche, e lo saranno, sarà un’occasione per emozionarci insieme, divertirci ma anche riflettere. Vi aspetto in tanti!
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