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Cordoglio in città

Terni, è morto a 78 anni Pierpaolo Marconi. Una vita dedicata all'impegno civile e sociale. La sua battaglia per i bambini di Chernobyl

Dal 1985 al 1990 era stato consigliere comunale del Pci come indipendente di sinistra. Aveva scelto il partito comunista, ma senza dimenticare le sue origini e la sua formazione cattolica

Antonio Mosca

13 Marzo 2025, 05:10

pierpaolo marconi terni ambiente

Pierpaolo Marconi lascia un grande vuoto in città

La passione civile non l’ha mai abbandonato. Anche quando si era ormai ritirato dalla scena politica e aveva lasciato gli impegni professionali. Pierpaolo Marconi è morto mercoledì 12 marzo, in ospedale, a 78 anni. E a Terni, ma non solo, lascia un grande vuoto. Si è raccontato nei suoi libri perché la scrittura era una delle sue grandi passioni. E come giornalista per anni era stato anche un attivissimo collaboratore del Corriere dell’Umbria. Da tempo era malato, ma i problemi di salute non gli avevano impedito di dedicarsi a nuovi progetti. Negli ultimi giorni, però, la malattia è stata troppo forte anche per lui e ha dovuto arrendersi.

Lascia la moglie Emanuela, i figli Chiara, Alessandra e Denis e gli adorati nipoti. Dal 1985 al 1990 era stato consigliere comunale del Pci come indipendente di sinistra. Aveva scelto il partito comunista, ma senza dimenticare le sue origini e la sua formazione di cattolico in mezzo alla gente, impegnato nel sociale.

Poi, negli anni del riflusso, dopo la fine delle grandi ideologie, decise di sposare la causa del volontariato, impegnandosi in prima persona a Chernobyl dopo il disastro della centrale nucleare. E con il Forum iniziarono i viaggi per accogliere i bambini di quella terra martoriata in Italia, tenendoli più a lungo possibile lontani dalle micidiali radiazioni. Da quella esperienza umana, che lo toccò profondamente, ne uscì anche un libro. Così come per il suo programma televisivo che andò in onda per 20 anni a TeleTerni. Si chiamava Tre punto linea punto ed era una finestra aperta sulla città e sul mondo con tanti ospiti e volti noti che si confrontavano con lui in diretta tivù. Oltre ai due libri su Chernobyl e la tivù, 4 anni fa dette alle stampe L’adolescente nella sua realtà sociale e familiare. Una proposta di catechesi per un incontro personale con Dio.

Sempre forte il suo legame con la famiglia e la sua Arrone. La sua casa era accanto al Grottino del Nera, tipico ristorante della Valnerina ternana dove era facile incontrarlo. Tanti i ricordi comparsi già nella giornata di ieri sui social, tra cui quello di Maurizio Benvenuti che ne parla come di “un figlio di una stagione bella in cui la politica era passione e militanza disinteressata. Il suo percorso lo aveva portato a collocarsi in un’area a sinistra del Pci e da quella posizione a trovarsi spesso in conflitto con chi egli considerava classe dirigente troppo conservatrice ed immobile. Lo ricordo - continua - nel dialogo stretto costruito con Giorgio Di Pietro al tempo dell’occupazione del palazzo Primavera, poi fondatore a Terni di Legambiente, costruttore del movimento ambientalista in questa nostra città, il suo rapporto stretto con Ermete Realacci, Gianni Mattioli e Massimo Scalia. Lo ricordo presidente della commissione consiliare che si occupava delle tematiche ambientali nell’ultima consiliatura con il sindaco Giacomo Porrazzini. Chi oggi si batte per affrontare e risolvere i tanti problemi ambientali di questa città deve essere grato a Piero, perché - conclude - tutti i presupposti delle politiche ambientali dell’oggi furono impostati allora con il Progetto Ambiente della Conca ternana degli anni ’80”.

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