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Asfalto realizzato con le scorie Ast, gli esiti dell'analisi dell'Arpa: può essere destinato per impianti di recupero

Dimitri Menecali, ad di Arvedi AST: "Ci permetterà di diluire l'impatto ambientale e allungare la vita dell'azienda"

Redazione Web

13 Febbraio 2025, 17:29

Asfalto realizzato con le scorie Ast, gli esiti dell'analisi dell'Arpa: può essere destinato per impianti di recupero

Il fresato di asfalto, sia esso ottenuto con filler naturale o artificiale, classificato con il codice EER 17 03 02, potrà essere destinato a impianti di recupero. Questa è la conclusione delle analisi chimiche condotte dal laboratorio di ARPA Umbria sui campioni prelevati dal tappetino stradale e dal binder, realizzati utilizzando filler ricavato dalla valorizzazione delle scorie di acciaio inossidabile presso l'impianto Tapojarvi nel sito produttivo di Arvedi AST a Terni. Conformemente a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale Ambiente 28 marzo 2018, n. 69, riguardante la cessazione della qualifica di rifiuto per il conglomerato bituminoso, tale materiale potrà essere riutilizzato, promuovendo un'economia circolare virtuosa, per produrre "granulato di conglomerato bituminoso" da impiegare nella realizzazione di miscele bituminose e infrastrutture stradali.

I risultati delle analisi sono stati illustrati durante una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Commissario Straordinario di ARPA Umbria, Massimo Perari, della dirigente del Distretto Terni-Orvieto di ARPA Umbria, Caterina Austeri, dell’Assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, dell’Amministratore Delegato di Tapojarvi Italia, Martti Kaikkonen, e dell’Amministratore Delegato di Arvedi AST, Dimitri Menecali.

Questo evento segna la conclusione delle attività previste dalla convenzione stipulata il 16 luglio 2024 tra Tapojarvi Italia S.r.l e ARPA Umbria. Le operazioni condotte da ARPA, come previsto dalla suddetta convenzione, miravano a valutare le caratteristiche tecnico-ambientali del "fresato di asfalto" originato dal tratto di strada oggetto della sperimentazione ANAS S.p.a. nei "Lavori di risanamento della pavimentazione stradale in tratti saltuari" della S.S. 209 "Valnerina", eseguiti nel dicembre 2023 con l'impiego di filler Tapojarvi nella miscela bituminosa.

I tecnici di ARPA Umbria, collaborando con quelli di ANAS, il 15 e 16 ottobre 2024 hanno campionato il fresato di asfalto selezionando sei campioni, successivamente analizzati nel laboratorio di ARPA Umbria di Perugia. Tre campioni riguardano lo strato di usura, il binder e il misto di asfalto con filler naturale, mentre gli altri tre fanno riferimento al materiale ottenuto con filler da scoria Tapojarvi. Per ciascun campione sono stati eseguiti test di cessione e analisi sul "tal quale" al fine di confrontare i dati ottenuti con i requisiti degli End of Waste, secondo i decreti vigenti in materia di recupero di rifiuti da inerti.

Il recupero di queste scorie, dopo l’estrazione dei metalli, promuove un’economia circolare riducendo l'impiego della discarica aziendale e fornendo un'alternativa al conglomerato bituminoso naturale delle cave, con conseguente significativa diminuzione delle emissioni di anidride carbonica e del consumo di suolo.

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