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Siderurgia

Terni, riuscita la protesta delle tute blu a Bruxelles. Ora il confronto sulla vertenza Ast si sposta in Regione

La manifestazione per la difesa del lavoro e per tutelare l’industria europea si è svolta nella capitale belga sotto la sede del Consiglio europeo, in place Jean Rey. Era presente anche una folta delegazione proveniente dall'Umbria

06 Febbraio 2025, 13:19

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La manifestazione dei sindacati che si è svolta a Bruxelles

Si svolgerà domani, venerdì 7 febbraio, l'incontro sulla vertenza Arvedi Ast tra la presidente della Regione, Stefania Proietti, e i sindacati. Intanto è pienamente riuscita la grande manifestazione per la difesa del lavoro e per tutelare l’industria europea che si svolta mercoledì 5 febbraio a Bruxelles, sotto la sede del Consiglio europeo, in place Jean Rey. L’iniziativa di lotta è stata proclamata da IndustriaAll, la Federazione europea dei sindacati dell’industria, a cui aderiscono Fim, Fiom, Uilm e Femca, Filctem, Uiltec.

All’appuntamento nella capitale del Belgio, ha partecipato anche una delegazione del territorio ternano. Il sindacato umbro non nasconde le preoccupazioni per la situazione in cui versano tantissime aziende dove il core business è la componentistica auto ed il problema dell’energia si fa sentire, dove la sofferenza è in capo alle aziende energivore, da Arvedi Ast alle ex fonderie Tacconi. La Fiom-Cgil di Terni ha partecipato con il segretario generale Alessandro Rampiconi e i delegati di Acciai speciali Terni, Massimiliano Catini e Corrado Isidori. Per i rappresentanti ternani della Fiom “Terni e la sua deindustrializzazione rappresentano un esempio significativo delle rivendicazioni del sindacato europeo.

Acciai Speciali Terni ha già ridimensionato gli investimenti annunciati e ad oggi, nonostante i proclami del governo, non ci sono soluzioni per i maggiori costi dell’energia. Questa situazione tra l’altro sta indebolendo l’area a caldo, cosa che denunciamo ormai da tre anni in perfetta solitudine”. La Fiom si augura che termini finalmente una fase di stallo snervante e che si metta a terra quello che resta del piano industriale per rilanciare comunque Acciai speciali Terni. Il sindacato rosso alza il tono. “Senza investimenti e senza la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali sarà inevitabile la mobilitazione. Vogliamo conoscere il contenuto dell’accordo di programma con o senza firme per capire di chi sono le maggiori responsabilità in un caso o nell’altro”.

Rampiconi, Catini e Isidori hanno incontrato l’onorevole Camilla Laureti, parlamentare umbra eletta al Parlamento europeo nella circoscrizione centrale, che ha manifestato interesse per le ragioni del sindacato raggiungendo il presidio. La delegazione Fim Cisl Umbria era composta, invece, dal segretario generale regionale Simone Liti, Andrea Calzoni, Antimo Zucchetti, Rocco Ricciarelli, Federica Abbati, Marco Giardinieri e Massimiliano Romualdi. Per il segretario nazionale generale della Fim Ferdinando Uliano è necessario che “la transizione green e digitale venga gestita senza approcci ideologici e senza posizioni sovraniste.

Servono subito investimenti in formazione, infrastrutture sostenibili. Altro tema determinante è quello dell’energia che sta caratterizzando le sorti industriali del nostro Paese”. Ma non solo. “Serve una politica industriale comune europea che metta al centro sostenibilità sociale ed ambientale insieme ad investimenti, formazione e ammortizzatori sociali per i lavoratori impedendo licenziamenti e chiusure di stabilimenti”. Per il sindacato non si può immaginare di gestire da soli chiusi negli Stati nazionali la rivoluzione digitale, green ed energetica in atto, dentro uno scenario geopolitico che vede l’Europa schiacciata tra Usa e Cina. L’Europa in cinque anni ha perso già 186 mila posti di lavoro nel solo settore dell’automotive, in particolare nella componentistica, per questo il sindacato chiede che vengano riviste le multe sui limiti delle emissioni in atmosfera che condannerebbero a morte certa l’industria dell’auto.

Dopo la manifestazione in piazza le parti sociali si sono recate al Parlamento europeo e in delegazione con la Fim nazionale e il segretario generale Fim Umbria Simone Liti hanno partecipato ad un incontro con i gruppi politici aderenti a The Left S&D e Greens.

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