LE INDAGINI
La procura di Terni ha aperto un fascicolo contro ignoti per i reati di rapina aggravata e lesioni con sfregio del viso, dopo la violenta aggressione a coltellate che ha insanguinato la città di Terni ad inizio settimana. Continuano dunque serrate le indagini da parte degli inquirenti per individuare chi ha colpito brutalmente a coltellate, sfregiandola, l’insegnante di storia dell'arte in pensione.
L’aggressione è avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2025 nella abitazione dove vive l’ottantenne, al civico 7 di via Cannizzaro. L’uomo che l’ha colpita con un coltello l’ha ripetutamente ferita al volto, alla nuca e alle mani. Alla vittima, che si trovava a letto, come avrebbe riferito, è stato sfilato l’anello che aveva al dito ma nella casa non sarebbero stati portati via altri oggetti d’oro.
La procura della Repubblica di Terni ha assunto la direzione delle indagini, che vengono condotte in stretta collaborazione con il Norm e il Roni dei carabinieri di Terni con l'ausilio di personale del Ris dei carabinieri, che ha effettuato il sopralluogo nell’appartamento della palazzina nella zona della stazione.
Il magistrato titolare del fascicolo procede a carico di ignoti per i reati di rapina aggravata e di lesioni con sfregio del viso. Ieri in una nota fatta divulgare dal procuratore della Repubblica facente funzioni, Andrea Claudiani, è stato specificato che “le indagini sono in intenso svolgimento in ogni direzione e allo stato attuale non esistono elementi” nuovi da poter divulgare.
Gli inquirenti stanno anche analizzando attentamente i filmati delle telecamere della zona per verificare se nei giorni scorsi qualche auto sospetta si sia fermata in zona oppure se durante la fuga la persona che si è introdotta all’interno dell’appartamento all’alba del 7 gennaio scorso sia riuscita a fuggire con l’aiuto di qualcuno che la aspettava in strada. Non viene esclusa alcuna pista dunque al momento.
L'83enne, ancora ricoverata in ospedale, sentita dagli inquirenti ha descritto in parte il suo aggressore. Si tratterebbe di un uomo con la carnagione chiara ma non avendo parlato non ha saputo dire se fosse italiano o avesse un accento straniero. Da ascoltare sono anche gli inquilini dello stesso palazzo per capire se qualcuno può avere sentito o visto qualcosa. Tutti elementi che, una volta raccolti, saranno utili per le indagini.
Sono attesi sviluppi sulla vicenda che ha destato molta preoccupazione nella zona, ma anche nell'intera comunità. Una vicenda davvero complessa e che fa pensare veramente a vari scenari. Certo, la cosa più sconcertante sono le tante ferite inflitte alla vittima al volto, nuca e mani, tanto che i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria” sono dovuti intervenire con 100 punti di sutura.
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