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La storia

Terni, nuova vita per la panchina rossa del Sor Mario sul lago di Piediluco. Rimessa a nuovo con una targa speciale

Mario Conti era un profondo conoscitore della storia di Marmore e del suo sistema delle acque. In giovane età, oltre a essere antifascista, fu attivamente impegnato nella locale sezione del Pci, di cui fu anche segretario per un periodo

Antonio Mosca

19 Dicembre 2024, 06:21

panchina rossa terni mario

La panchina rossa sul lago di Piediluco

Nuova vita per la panchina del Sor Mario da cui si gode una vista mozzafiato: dal lago di Piediluco fino a Labro e il monte Terminillo. Alcuni abitanti del posto si sono tassati e hanno deciso di rimetterla a nuovo. La panchina di cui si tratta non è come le altre. E’ una panchina speciale come gli anziani della circoscrizione Velino che negli anni ’90 la installarono al “Porto”, a pochi passi dal lago, proprio di fronte alla trattoria Da Teresa. “Da qualche ora - racconta Enrico Cresta, della sezione Anpi Domenico Faggetti di Marmore - su questa panchina appena riverniciata, è comparsa una piccola targa con su scritto: In  ricordo di Mario Conti, Sor Mario”. Ma chi era Sor Mario che è morto nel 2008?

“Intanto - riprende Cresta - era un profondo conoscitore della storia di Marmore e del suo sistema delle acque. In giovane età, oltre a essere antifascista, fu attivamente impegnato nella locale sezione del Pci, di cui divenne anche segretario per un periodo. Lavorò per l’Enel e, grazie a questo, maturò una grande conoscenza del sistema idraulico del territorio. Una volta in pensione, trascorreva gran parte del suo tempo in sella alla sua bicicletta, percorrendo i 5 chilometri che separano Marmore da Piediluco. Faceva una breve sosta al “Porto” per ammirare il paesaggio e poi ripartiva per tornare a casa.

Un bel giorno - continua - chiese alla circoscrizione di installare una panchina proprio lì, al “Porto”, dove fermarsi a riposare ammirando il canale, il lago ed uno scenario meraviglioso. Detto, fatto. L’idea si trasformò subito in realtà. In pochi giorni, quella panchina era lì, ad aspettare Sor Mario. Oggi la panchina mostra i segni del tempo, ma è stata riverniciata di rosso, anche come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. È ancora una meta di riposo per tanti escursionisti che passano da quelle parti, e tutti, leggendo quella piccola targa, potranno ricordare Sor Mario, da cui abbiamo imparato qualcosa.
Questa - conclude Enrico Cresta - è la nostra piccola storia di una panchina, è il nostro ricordo di Sor Mario”.

“Ho subito sostenuto con entusiasmo questa iniziativa. Quando fu realizzata la panchina - racconta Sandro Piccinini - ero presidente della circoscrizione Velino ed accolsi con favore quell’idea. Ancora oggi quella panchina è un punto di ritrovo anche per gli escursionisti che camminano lungo il lago. Da lì si gode una vista unica, come unico era Sor Mario”.

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