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Terni, da lunedì scatta una nuova fermata alle Acciaierie. Previste altre assunzioni. Più spazio alle donne nei reparti

Le Rsu ritengono che le rivendicazioni portare avanti negli ultimi giorni, culminate con lo stato di agitazione, abbiano contribuito a ottenere risultati positivi

05 Dicembre 2024, 22:23

ast terni arvedi fermata

Nuova fermata in arrivo alle Acciaierie

A Terni una linea dell’Acciaieria si fermerà da lunedì 9 dicembre e, presumibilmente, fino al 2 gennaio del 2025. Si tratta, nello specifico, di quella relativa al forno 5-AOD3-CC07. Come nelle precedenti occasioni, il personale interessato potrà lavorare regolarmente con i propri turni di appartenenza. La direzione del personale di Arvedi Acciai speciali Terni ha anche comunicato alla Rappresentanza sindacale aziendale, Rsu, l’avvio di nuove selezioni per l’inserimento di personale in diverse posizioni produttive che sono attualmente mancanti.

Per i delegati di fabbrica “tale decisione rappresenta un primo segnale di apertura rispetto alle esigenze ripetutamente sottolineate da Rsu e lavoratori”. Già nei mesi precedenti l’azienda di viale Brin, guidata dal cavaliere Giovanni Arvedi, aveva avviato le procedure per l’assunzione di nuovo personale, tra cui donne, da inserire nei reparti ed effettuando anche i turni di notte.

Sull’inserimento delle donne nei reparti il direttore HR Giovanni Scordo sosteneva che l’azienda “osserva con attenzione i dati sul crescente numero di donne che scelgono di intraprendere un percorso accademico nelle discipline Stem (Science, technology, engineering, and mathematics). Scelte che contribuiscono sia a combattere gli stereotipi di genere in base ai quali le donne sarebbero più inclini a seguire percorsi di studio umanistici anziché tecnico-scientifici sia a rafforzare la loro presenza nel comparto siderurgico”.

Il management aziendale punta anche ad incrementare lo spedito di lamierino inossidabile e ha manifestato al sindacato di portare al laminatoio Zmill 11, 21 turni, cioè la quarta squadraPer quanto concerne l’andamento produttivo l’azienda si è impegnata a fornire tempestive comunicazioni al riguardo. Le Rsu “ritengono che le rivendicazioni portare avanti negli ultimi giorni, culminate con lo stato di agitazione, abbiano contribuito a ottenere questi primi risultati”. Ora si aspetta la convocazione del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, per la firma dell’atteso accordo di programma.

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