Il caso
Stefano Bandecchi, sindaco di Terni
Prima udienza, mercoledì 4 dicembre, dopo la citazione diretta a giudizio da parte la Procura della Repubblica di Terni, per il processo che vede imputato il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. L'ipotesi di reato è diffamazione per le dichiarazioni fatte il 14 novembre del 2022, durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura dello stesso Bandecchi a sindaco di Terni, nei confronti dell’allora assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, che poi lo aveva querelato.
Di fronte al Tribunale di Terni in composizione monocratica - giudice Simona Tordelli - e al pm d’udienza, erano presenti i legali difensori del sindaco di Terni e leader di Alternativa popolare, gli avvocati Carlo Pacelli e Giorgio Panebianco. Assente Bandecchi. Breve l’udienza, in cui non figurano parti civili costituite e che è stata aggiornata al prossimo 18 dicembre per consentire alle parti di valutare alcuni aspetti sostanziali connessi al procedimento penale.
Sotto la lente della magistratura erano finiti i commenti al parere sfavorevole espresso dalla conferenza di servizi convocata dalla Regione Umbria, alla realizzazione di una clinica-casa di cura richiesta dalla Ternana Calcio, di cui Bandecchi al tempo era il presidente.
Quest'ultimo aveva parlato di "angherie della Regione dove ci sono stati 25 pareri positivi e uno negativo". E poi: "Matteo Salvini mi conosce, però di fatto non può mettermi gli uomini che non hanno la più pallida idea di che cosa stanno facendo. E poi a me uno che mi parla ridendomi in faccia... io sono anche un po', come dire, nervoso e forse se dò una testata in faccia a qualcuno, poi mi ritirerò come sindaco".
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