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Inail, manca il personale per le visite. Richiamati in servizio i medici andati in pensione. Incontro a Terni tra Colasanti e Ligi

Con l’aumento dei casi di infortuni e malattie professionali è essenziale che l'istituto possa contare su un numero sufficiente di medici per gestire queste emergenze.

27 Novembre 2024, 05:46

Inail, manca il personale per le visite. Richiamati in servizio i medici andati in pensione. Incontro a Terni tra Colasanti e Ligi

Alessandra Ligi (Inail) e Gianfranco Colasanti (Unmil) a Terni

“La carenza di personale medico all'Inail sta avendo un impatto significativo sulle attività quotidiane dell'ente con ritardi, fino a 14 mesi, che riguardano ad esempio le visite collegiali”. Queste le parole del presidente dell'Unmil (Unione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e delegato dal sindaco Stefano Bandecchi alla sanità, Gianfranco Colasanti, che martedì 26 novembre ha incontrato la direttrice regionale dell’Inail, Alessandra Ligi.

Quest'ultima ha evidenziato l'importanza di risolvere questa problematica per garantire la qualità dei servizi offerti al pubblico. Inoltre ha anche spiegato che al momento è stato adottato dal direttore generale Marcello Fiori “un provvedimento straordinario per richiamare medici in pensione in attesa di nuove selezioni”. Un problema quello della grave carenza di medici, in particolare ortopedici, oculisti e otorinolaringoiatri, che riguarda non solo l'Inail della città dell'acciaio, ma l'Italia intera.

Durante l'incontro Colasanti ha sottolineato ad esempio che “attualmente in servizio presso l'istituto ci sono due medici, uno per cinque e l'altro per tre giorni a settimana, quando invece andrebbero intensificati i servizi in maniera tale che gli infortunati sul lavoro non debbano aspettare fino a 14 mesi per le visite collegiali”. L’istituto, ha spiegato la dottoressa Ligi, sta cercando attivamente di reclutare nuovi medici e di migliorare le condizioni lavorative per attrarre professionisti del settore.

“È fondamentale per noi garantire - ha continuato - un adeguato livello di assistenza ai nostri assistiti. Per questo motivo ci stiamo impegnando a fondo”. E' ovvio però che la situazione è ulteriormente complicata dalla crescente domanda di servizi legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro. “Con l’aumento dei casi di infortuni e malattie professionali - ha aggiunto Colasanti - è essenziale che l’Inail possa contare su un numero sufficiente di medici per gestire tali emergenze. Resta l'auspicio che le autorità competenti riconoscano l’importanza di investire nel settore della salute e della sicurezza sul lavoro per garantire un futuro migliore per tutti i lavoratori.

La situazione attuale - ha sottolineato - richiede un’azione immediata e concertata per assicurare che l'Inail possa continuare a svolgere il proprio ruolo cruciale nel proteggere la salute dei lavoratori. Vorrei concludere col dire che ciò potrà avvenire ristrutturando tutte le sedi nazionali e gestendo nelle stesse le attività di prevenzione, cura, riabilitazione, riqualificazione professionale ed inserimento lavorativo dei lavoratori infortunati”.

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