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Terni, spese alle stelle per pagare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Nel 2024 si arriverà a 300 mila euro

Martedì 25 novembre si parlerà dell'assestamento di bilancio in terza commissione consiliare del Comune ed in quella sede interverranno anche l’assessore Michela Bordoni e la dirigente Grazia Marcucci.

25 Novembre 2024, 06:14

comune terni politica consiglio

Il Comune di Terni

A Terni una curiosa novità emerge dal documento tecnico legato all’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri per il periodo 2024-2026. Martedì 26 novembre se ne parlerà in terza commissione consiliare del Comune con protagoniste l’assessore Michela Bordoni e la dirigente Grazia Marcucci, il confronto in consiglio è invece previsto per venerdì 29 novembre. Come di consueto sono arrivate numerose richieste dalle varie direzioni sul fronte spese ed una riguarda la liquidazione dei gettoni dei consiglieri comunali.

Bene, cosa è successo? In sostanza dalla direzione in mano a Cataldo Renato Bernocco è partito un input per un incremento di 60 mila euro rispetto a quanto era stato previsto in origine. Il motivo è legato all’andamento istituzionale nel corso dell’anno: “Le risorse stanziate non saranno sufficienti per garantire il finanziamento della spesa fino al termine dell’esercizio”, viene specificato nello specifica schema. In avvio di 2024 si parlava di 240 mila euro.

Evidentemente si tratta di una cifra che non basta considerando il gran numero di sedute di commissione – per citare un esempio – e, in generale, gli appuntamenti consiliari, ora in fase di ripartenza dopo lo stop che c’è stato per via delle elezioni regionali. Di conseguenza per il 2024 la somma definitiva per i gettoni potrebbe aggirarsi sui 300 mila euro. Un bel po’. Ci sono poi altre voci. Come quella per l’accantonamento (oltre 600 mila euro) al fondo crediti di dubbia esigibilità per l’incremento della previsione di entrata Imu. Spazio poi alle maggiori entrate per il Comune: sono di poco superiori al milione di euro e, di fatto, è proprio a causa dell’Imu (maggior accertamento rispetto a quanto stanziato, stima positiva). E le minori spese? Valgono un milione e 66 mila euro.

Sono quasi tutte per lo storno dell’accantonamento del cosiddetto fondo emergenza Terni per finanziare la variazione di bilancio. Un passaggio necessario per trovare la complessa quadra sui numeri. Tra le minori entrate rispetto al previsionale spiccano invece i 700 mila euro per la concessione dei loculi cimiteriali: in corso – viene puntualizzato – l’ultimazione delle procedure di affidamento con smaltimento delle liste di attesa. In Comune se ne parlerà ancora.

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