Palestinese arrestato, organizzato presidio di fronte al carcere di Terni per chiederne la liberazione. Numerose le associazioni coinvolte

Domenica 10 novembre, dalle 14 in poi, il coordinamento ternano per la Palestina sarà di nuovo sotto il carcere di Terni per Anan, "per fargli sentire la nostra voce - affermano gli organizzatori dell'iniziativa di lotta - e per urlare la rabbia e lo sdegno che ci unisce, oggi più che mai, alla lotta del popolo palestinese".

Anan Yaeesh, palestinese di Tulkarem in Cisgiordania, è in carcere a Terni dallo scorso mese di febbraio, dopo l’arresto avvenuto il 29 gennaio per dare seguito alla richiesta di estradizione avanzata dalle autorità di Israele. "Anan, attivo da sempre in Palestina nelle lotte contro l’occupazione israeliana, dopo essere stato perseguitato ed ingiuriato nella sua terra, vive come rifugiato in Europa dal 2013 e si trova in Italia dal 2017. 

Poche settimane dopo l’arresto di Anan, con l’accusa comune di terrorismo, sono stati arrestati anche i suoi compagni Ali e Mansour. Dopo mesi di ingiusta detenzione - affermano dal Coordinamento ternano per la Palestina - nel settembre scorso per Ali e Mansour la Corte di Cassazione ha disposto la liberazione. Nel frattempo, la magistratura italiana si è anche pronunciata contro l’estradizione di Anan, riconoscendo nella giustizia israeliana una minaccia per la sua incolumità.

Inspiegabilmente, però, Anan è ancora in carcere, con l’accusa di terrorismo, in attesa della celebrazione del processo". Per tutte queste ragioni domenica 10 novembre si svolgerà il presidio di protesta sotto il carcere di vocabolo Sabbione, in via dei Laghetti. Numerose le associazioni che hanno aderito alla mobilitazione.