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Terni, stop al forno 4 dell'Acciaieria sino al 31 ottobre. Ma non ci sarà cassa integrazione per i lavoratori del reparto

Il gruppo Arvedi conferma il piano di rilancio per il magnetico. Sullo sfondo resta il nodo del caro energia.

24 Ottobre 2024, 06:52

ast arvedi viale brin

Il sito di Terni di Ast Arvedi

A Terni la fermata programmata dalla direzione aziendale di Ast, a partire da giovedì 24 ottobre alle 6 fino alle 6 del 31 ottobre, interesserà la linea del forno 4 Aod3 Cc07 per un totale di un centinaio di lavoratori che non saranno posti in cassa integrazione, ma potranno lavorare regolarmente. Al reparto laminazione a caldo saranno prodotti i coils da bramme di provenienza asiatica per poi proseguire il ciclo di lavorazione nei reparti a freddo.

Oggi forni elettrici di Terni arrivano a volumi di circa un milione di tonnellate annue, ben sotto le capacità produttive. Giovanni Arvedi, nel suo piano investimenti, ha messo a budget 411 milioni per il magnetico, un ritorno ai bei tempi quando il lamierino primeggiava nel vecchio continente. Il nuovo reparto sarà realizzato all’interno dello stabilimento, a qualche centinaia di metri dall’Acciaieria, tra l’officina meccanica e l’ex scuola di formazione. 

Il piano prevede anche forti investimenti volti ad incrementare il volume dei laminati a freddo, e non a caso sono stati già acquisiti impianti dal Bahrein. Se tutto procederà nel verso giusto i forni non saranno sotto utilizzati, ma occorre che il prezzo dell’energia elettrica non sia così elevato come adesso.

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