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Terni, guasto a un forno dell'acciaieria Ast: l'azienda costretta al fermo anticipato. Arvedi: "Ore di permesso retribuito"

Redazione Web

20 Settembre 2024, 17:48

Terni, guasto a un forno dell'acciaieria Ast: l'azienda costretta al fermo anticipato. Arvedi: "Ore di permesso retribuito"

Guasto al forno walking beam, Acciai Speciali Terni anticipa la fermata prevista per la prossima settimana. Acciaierie Ast lo ha comunicato alle segreterie territoriali e alle Rsu nella giornata di venerdì 20 settembre. "Nell'area acciaieria sono in corso tutte le attività necessarie per una rapida ripresa dell’attività produttiva. Visto l’accaduto, il Presidente Cav. Giovanni Arvedi, ha deciso che i lavoratori interessati dalla fermata, qualora non impegnati in attività nei reparti, anziché essere collocati in cassa integrazione siano remunerati con ore di permesso retribuito" fa sapere Arvedi Ast in una nota.

"Come FIOM-CGIL di Terni registriamo che una parte dei lavoratori dell’indotto dovrà vedersi confermata la cassa e la relativa decurtazione economica - spiega in una nota il Segretario Generale Alessandro Rampiconi -. Come da sempre stiamo dicendo, il futuro del sito ternano non si definirà su quanta cassa integrazione si dovrà fare per le motivazioni produttive e/o di costi dell’energia, ma sulle prospettive industriali e di mercato nelle produzioni di eccellenza quali Inox, fucinati e tubi. Spetta ad azienda, Governo e istituzioni locali trovare le soluzioni in tempi rapidi e non più rinviabili per la chiusura dell’accordo di programma e mettere a terra definitivamente il piano industriale. Il silenzio del Governo e delle istituzioni locali in merito alla possibile perdita del 30% della finanza dal PNRR è imbarazzante e da il segno di quanto sia a rischio il completamento degli investimenti, seppur un quarto degli stessi siano realizzati o in fase di realizzazione. Per quanto ci riguarda l’attenzione deve rimanere alta - conclude Rampiconi -, perché non possiamo permetterci di perdere l’occasione di rilanciare il sito di Terni e difendere almeno gli attuali livelli occupazionali a fronte di un territorio in forte declino industriale".

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