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Serse Cosmi, l'ex Perugia sul Var: ?A inizio 2000 le mie squadre avrebbero avuto 7-8 punti in più?

Redazione Web

31 Ottobre 2023, 22:30

Serse Cosmi, l'ex Perugia sul Var: ?A inizio 2000 le mie squadre avrebbero avuto 7-8 punti in più?
Serse Cosmi ha cambiato opinione sul Var. L'ex allenatore del Perugia lunedì 30 ottobre ha partecipato a una diretta Instagram sulla pagina di TuttoSport con il direttore Guido Vaciago, il giornalista Nicolò Schira e l'ex arbitro Giampaolo Calvarese. Dopo giorni di tante polemiche per la rete annullata a Kean per un fuorigioco millimetrico in Juventus-Hellas Verona, il centro del dibattito è la tecnologia. L'uomo del Fiume commenta: "Inizialmente ero come Platini, ero molto scettico e temevo per un ridimensionamento del calcio. Sono stato alla sala Var a Lissone da poco e siamo avanti anni luce. Pensare una partita controllata perfettamente senza errori è però ancora un'utopia. Io nel calcio tendo a valorizzare gli aspetti umani e quindi anche gli errori, ma in alcune partite si usava un metro di giudizio troppo diseguale".Scherza ripensando al passato: "Le mie squadre nei primi anni del 2000 con la Var avrebbero fatto 8-9 punti in più, ve lo assicuro. La sudditanza esisteva. Quando andavi a giocare su certi campi in casi dubbi si sapeva sempre chi favorire". Cosmi ha parlato anche del suo futuro confermando che non ha alcuna intenzione di fermarsi: "Ho sempre tanta voglia di fare. Ora vedo più partite e in maniera più globale rispetto a quando alleno. C'è stato qualche timido tentativo da qualche società ma ho ritenuto inopportune le società. Mi sono stancato e intristito ad affrontare sempre situazioni calcisticamente impossibili. Ho ancora poi un contratto con il Rijeka fino a giugno 2024".Chiusura sul pallone d'oro: "Se i criteri dicono che va dato al giocatore più decisivo nelle competizioni più importanti si parla di Mondiale ed è giusto premiare Messi. L'averne vinti tanti in precedenza in precedenza non può essere un limite. Diciamo poi che Haaland è devastante ma per me il calcio è quello di Messi. A lui si imputava di non essere decisivo con la Nazionale a differenza di Maradona. Nel momento in cui lo è, mi sembra giusto premiarlo. Nel tennis Djokovic continuerà a vincere ma poi arriverà il momento dei Sinner e gli Alcaraz e nel calcio sarà il turno dei Bellingham e Haaland". (CORRIERE DELL'UMBRIA)
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