CALCIO SERIE C
Javier Faroni e la moglie Erica Gillette
E’ stata perquisita, all’alba di lunedì 29 dicembre, la casa di Buenos Aires del presidente del Perugia Javier Faroni. L’imprenditore qualche ora prima è stato fermato all’aeroporto di Aeroparque mentre cercava di recarsi in Uruguay e gli è stato proibito di lasciare il paese. L’irruzione nell’abitazione di Faroni, che ha stretti legami con il presidente della Federcalcio argentina (Afa) Claudio Tapia, ha fatto seguito a una richiesta della procura argentina per reati economici e riciclaggio di denaro. Questo quanto riportato dal quotidiano argentino La Nacion che ha dato ampio spazio alla vicenda. Faroni insieme alla moglie Erica Gillette, fa parte della società TourProdEnter, che negli ultimi quattro anni ha accumulato oltre 260 milioni di dollari in quattro banche statunitensi attraverso un contratto con la Federazione Calcistica Argentina. Solo una parte di questa fortuna - sempre secondo il quotidiano argentino -, è stata utilizzata per finanziare le attività dell’organizzazione con sede in Calle Viamonte. Del resto, almeno 42 milioni di dollari sono finiti in quattro società costituite nello stato della Florida, senza dipendenti e senza attività commerciale dichiarata. Dietro queste società ci sono argentini che lavorano come dipendenti a Bariloche, sono beneficiari di edilizia popolare, hanno dovuto affrontare pignoramenti commerciali e fiscali e, in un caso, la società è stata dichiarata fallita per sospetto di frode.
LA DIFESA DI FARONI
In una nota riportata dal giornale online Clarin l’imprenditore argentino ha spiegato che “gli articoli pubblicati su vari organi di stampa mostrano un approccio che, lungi dall’essere basato su fatti certi e verificabili o supportato da procedimenti giudiziari o amministrativi, costruisce uno scenario di sospetto senza fondamento oggettivo. Ad oggi non esiste alcuna accusa, indagine formale o osservazione amministrativa che colleghi Tour o me stesso a nessun tipo di manovra illegale o irregolare. TourProdEnter è una società privata e autonoma che definisce liberamente e discretamente i fondi che le appartengono, rispettando la legislazione vigente del paese di origine in termini di mercato valutario, regime fiscale e tributario, come ha fatto nel corso della sua storia. In quanto società straniera TourProdEnter rispetta tutti i requisiti e le richieste legali per svolgere la sua attività commerciale. Faroni ha inoltre precisato che: “la società versa all’Afa i fondi che le spettano e che i pagamenti sono assolutamente garantiti dalla corretta registrazione di ciascuna operazione nei libri contabili e da un circuito di fondi assolutamente tracciabile". "Gestire il marketing e le spese di un marchio globale come il calcio argentino – ha concluso – è un compito che svolgiamo professionalmente e siamo supportati da controlli continui e audit sistematici che forniscono supporto e trasparenza alla gestione commerciale che avviene”.
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