UMBRO DELL'ANNO 2025
Andrea Stella da Orvieto, team principal della McLaren, è già nella storia. Umbro dell’Anno 2025, votato dalla nostra redazione. Due titoli costruttori di fila, uno piloti: il papaya cade alla perfezione sulle spalle dell’ingegnere, figura cardine di una delle scuderie più importanti del motorsport. Il viaggio di Stella parte proprio dall’Umbria, dalla sua Orvieto. O meglio, da Sferracavallo, frazione della città rupestre. È qui che il prode Andrea plasma il suo fisico e la sua mente, tra le viuzze della provincia che meglio di tutte sanno accogliere e alimentare una nuova fiamma.

Dalla trequarti all’asfalto
Il padre, Antonio, ha fatto sia il dirigente che l’allenatore delle società di provincia. Il fratello, Alessandro, è arrivato a giocare per le giovanili della Ternana. Anche Andrea ha giocato, per Orvieto Scalo, Sferracavallo e Federico Moscioni. Ruolo? Trequartista, colui che ricama la fase offensiva e gestisce l’attacco. Era un segno del destino, forse. La passione per i motori è arrivata però in maniera autonoma, con il richiamo della cronoscalata della Castellana che, in adolescenza, lo ha accolto come il figliol prodigo. All’onor di cronaca, sia la gara dell’Orvietano che Stella hanno ricevuto a fine anno da Autosprint, bibbia del motorsport, il Casco d’Oro. Da qui, la passione si è trasformata in un sogno. Grazie al sostegno di papà Antonio e mamma Silvana, il giovane Andrea è andato a studiare a Roma, alla Sapienza. A chiudere il suo ciclo accademico, una tesi e un dottorato che gli hanno aperto le porte della Ferrari.

L’arrivo a Maranello
Stella inizia la sua grande avventura in Formula 1 in quello che forse è il simbolo di tutto quanto il motorsport: la Ferrari. È l’anno 2000. Le Torri Gemelle c’erano ancora e Michael Jordan giocava in Nba. Dal 2002 al 2006 è il veicolista della monoposto di Michael Schumacher, aiutando il Kaiser a vincere tre Mondiali. Nel 2007, Stella diventa veicolista della vettura di Kimi Räikkönen, che proprio quell’anno diventò campione iridato, firmando quello che è l’ultimo titolo piloti della Ferrari. Nel 2010, l’inizio del rapporto con Fernando Alonso. Da ingegnere di pista dello spagnolo, l’orvietano vede El Nano conquistare tre secondi posti nel Mondiale piloti (2010, 2012 e 2013). Dopo un mesto 2014, la grande decisione: salutare la Ferrari per una nuova avventura.

Woking calling
Dopo 15 anni, la destinazione del navigatore cambia. Non “London Calling”, come direbbero i Clash, ma “Woking Calling”. Stella arriva in McLaren seguendo proprio il caro Alonso, ma i risultati faticano ad arrivare. Nel 2018 lo spagnolo va via dal team inglese e Stella comincia a scalare posizioni all’interno della scuderia. Prima diventa Performance Director, mentre nel 2020 viene promosso Racing Director. Il 13 dicembre 2022, la data scolpita nella storia di Andrea. Con l’addio di Andreas Seidl, promesso sposo della Sauber, Stella viene annunciato nuovo team principal della McLaren a partire dalla stagione 2023. Dopo un inizio difficile, arrivano i primi aggiornamenti alla monoposto che fanno chiudere la stagione con 9 podi e una vittoria nella Sprint in Qatar. Nel 2024, la svolta per McLaren. Stella e Zak Brown creano il modus operandi delle “Papaya rules”. Tradotto: l’interesse della squadra viene prima di tutto, coi piloti che devono gareggiare senza correre rischi. La conferma della bontà di questo ragionamento nel 2024, con il primo titolo costruttori. Nel 2025, la scuderia bissa il Mondiale dei team, ma Stella deve fare i conti con la sfida per il titolo piloti. Lando Norris e Oscar Piastri si contendono la corona, ma l’equilibrio portato dall’orvietano fa filare tutto liscio nella scuderia inglese. Alla fine, dopo una sfida tra i due papaya e Max Verstappen, a spuntarla è stato Norris. Come ha festeggiato Andrea? Con la classe del tipico comandante di una nave, ora con una mostrina in più da apporre sulla sua già illustre divisa.

L’Italia in vetta
Nella storia della Formula 1, solo 4 team principal italiani sono riusciti a vincere almeno un mondiale costruttori. Il primo, anche se non esisteva ancora questa dicitura, è stato Luca Cordero di Montezemolo, vincitore di tre titoli di fila, dal 1975 al 1977. Poi è stata la volta di Flavio Briatore, trionfatore tra i costruttori nel 1995 con la Benetton e nel 2005 e 2006 con la Renault. Prima della doppietta di Stella, con le vittorie nel 2024 e nel 2025, l’ultimo team principal azzurro in cima alla classifica fu Stefano Domenicali. L’attuale ceo della Formula 1 sostituì nel 2008 Jean Todt e vinse subito il Mondiale costruttori con la Ferrari.
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