La Nacion: "Perquisita la casa del patron del Perugia Faroni per l'inchiesta antiriciclaggio: fermato prima di un volo per l'Uruguay"

Perquisizione alle prime ore dell'alba nella casa del patron del Perugia Javier Faroni. A riportare la notizia è La Nacion, quotidiano argentino con sede a Buenos Aires, che nell'articolo scrive come l'imprenditore sia stato intercettato "ieri sera all’Aeroparque dalla Polizia di Sicurezza Aeroportuale (PSA) mentre cercava di imbarcarsi su un volo privato diretto in Uruguay". La polizia federale - secondo quanto appreso dal quotidiano tramite fonti giudiziarie - si sarebbe recata in seguito nella sua abitazione a El Yacht, a Nordelta. L'indagine è scaturita dall'esposto della Procura (de Criminalidad Económica y Lavado de Activos - Procelac) emersa negli ultimi giorni.

Sotto la lente d'ingrandimento sarebbe finita TourProdenter, la società di cui fanno parte Faroni e la moglie Erica Gillette, che negli ultimi quattro anni ha accumulato oltre 260 milioni di dollari statunitensi in quattro banche degli Stati Uniti grazie a un contratto con l’AFA, rappresentata dal presidente Claudio “Chiqui” Tapia. Secondo quanto rivelato da La Nacion, solo una parte di tale fortuna è stata destinata a finanziare le attività dell’ente di via Viamonte, in Argentina e all’estero. In particolare "almeno 42 milioni di dollari sono finiti in quattro società costituite nello Stato della Florida che non hanno dipendenti né attività commerciale dichiarata", si legge.

Prima di essere ingaggiato dall’AFA, continua il quotidiano argentino, Faroni ha fatto parte del consiglio di amministrazione di Aerolíneas Argentinas durante il governo di Alberto Fernández ed è stato deputato provinciale di Buenos Aires per il Frente Renovador, lo spazio politico di Sergio Massa. È stato il giudice federale Luis Armella a ordinare le perquisizioni, per le stesse indagini che hanno coinvolto la società Sur Finanzas e nella quale erano già stati disposti interventi nella sede dell’AFA e in circa 18 club. L'organismo antiriciclaggio, prosegue La Nacion, avrebbe chiesto al giudice la revoca del segreto fiscale e bancario di tutti gli imputati e delle società che rappresentano, del segreto sulle informazioni in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) e altre misure urgenti, come le perquisizioni presso l’AFA e nel domicilio di Faroni a Buenos Aires.