calcio
Una squadra da ricostruire anche se del gruppo della delusione playoff di Pescara un bel po’ di rossoverdi erano rimasti in organico, ad esempio il gruppo dei difensori. Però da Abate al primo Liverani fino al Liverani-due tanti fatti avevano scombussolato il gruppo rossoverde con la necessità del tecnico di dare una propria fisionomia alla squadra.
Così la prima Ternana l’abbiamo considerata una sorta di surrogato di quella che sarebbe stata. Quindi prime due partite di prova (si fa per dire) per arrivare ad una connotazione gradita al tecnico romano che ha cominciato a lavorarci dalla fine del mercato.
GARANZIE Tutto questo per dire che alla fine del girone d’andata trovare giocatori che le hanno giocate tutte è quasi un’impresa. Impresa riuscita a Francesco Donati, il sempre presente con 1710’ al proprio attivo (calcolando anche i 90’ della gara con il Rimini, poi “scomparsa” dalle statistiche per la cancellazione della società romagnola). Una garanzia il difensore toscano che spesso si adatta anche a centrocampo, che gioca a destra (meglio) piuttosto che a sinistra. È lui il simbolo di questa edizione del Liverani-due. Ma se Donati era stato garanzia anche nella Ternana della stagione precedente c’è un altro rossoverde che ha scalato posizioni importanti: Andrea Vallocchia che di minuti ne ha giocati 1530 anche per colpa dell’espulsione incassata contro la Pianese che gli ha tolto un’oretta di campo. Un “vecchio” un giocatore arrivato nel mercato invernale e uno nuovo di zecca, Angelo Ndrecka (1461’ all’attivo) sul podio delle presenze in rossoverde. Con l’esterno mancino che si è imposto strada facendo, con un crescendo di prestazioni che l’hanno fatto diventare fondamentale.
Quarta moneta per Francesco D’Alterio (1440’) che è arrivato nei giorni di chiusura del mercato tanto che le prime due uscite in campionato a difendere i pali della Ternana c’era Vitali che poi è diventato il titolare di Coppa Italia.
TURN OVER Una delle caratteristiche della gestione Liverani è stata la rotazione degli elementi, a volte forzata o consigliata dagli acciacchi. Così un totem come Marco Capuano è fuori dal podio al pari di Bruno Martella. Per loro 12 partite da titolari sulle 19 in programma che nel ritorno, a causa dell’esclusione del Rimini, diventeranno 18. Però nei loro casi hanno pesato gli acciacchi fisici che a volte hanno consigliato massima cautela prima di riproporli in campo.
Detto dei più gettonati si ritrovano con presenze pesanti anche Garetto (10) anche se non tutte dall’inizio, Romeo (9). In avanti, dove la rotazione più che da partita a partita è avvenuta a gara iniziata, il più presente è stato Edgaras Dubickas (1115’) di poco più presente in campo del “gemello” Alexis Ferrante (1089’). Numeri non casuali perché dettati dall’intesa che i due sono riusciti a costruire sin dalla prima uscita nella trasferta di Rimini dove sono andati in gol entrambi scambiandosi anche gli assist. Trasferta poi cancellata dall’obbrobrio regolamentare che ha tolto il Rimini dal gruppo.
Curioso, tra tante cifre, ritrovare Loiacono con soli 201 minuti all’attivo in campionato (titolare in Coppa) dopo una stagione vissuta da inamovibile fino all’infortunio che lo ha penalizzato nel finale della passata stagione e all’inizio di quella in corso. Tornando ai più utilizzati va ricordato Orellana, 16 gettoni anche se molto spesso sostituito a gara iniziata.
Per concludere un paio di considerazioni. Ad alcuni elementi è capitato di entrare, star fuori per un bel po’ di tempo ma, una volta richiamati negli undici sono diventati titolari: McJannet e Durmush gli esempi calzanti. Apparizioni importanti per Leonardi (14 anche se a tempo parziale) e Pettinari (8) entrato a campionato abbondantemente in corso. Citazione finali per i baby che hanno iniziato gustando il sapore forte del calcio professionistico in attesa di diventarne protagonisti.
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