Buona la prima tra i professionisti per Nourdinne Amanaa, il campione di legalità

Un esordio così, tempo fa, lo avrebbe solo potuto immaginare. E invece Nourdinne Amanaa, 21enne peso welter nato in Umbria, cresciuto a Scheggia ma di origini tunisine, si è guardato allo specchio e al collo ha visto quella medaglia luccicare. Il campione italiano dilettanti nella categoria 67 chilogrammi che si allena a Perugia agli ordini del maestro Alessio Gaggioli presso la palestra Perugia Fight Boxing School, ha infatti vinto in 12 riprese al debutto da professionista, domenica scorsa appunto, al palazzetto dello sport di Sigillo, battendo ai punti il serbo Dimitrije Djordjevic (2-55-4). Un successo arrivato sotto gli occhi di un big della disciplina come Roberto Cammarelle e di fronte a tanti amici e curiosi.

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“E’ stato emozionante vedere così tanta gente presente al match e pronta a tifare per me - dice Amanaa -, quando è arrivato il verdetto ho sentito tutta la fatica di questi mesi svanire e finalmente trasformarsi in gratitudine. Gratitudine di aver portato a casa una vittoria che per me significa molto, che segna l’inizio di un percorso sempre più intenso e ambizioso. Ero a casa, non potevo perdere, avevo i miei amici, la mia famiglia e tantissima altra gente al fianco, una delle vittorie più grandi è stata aver dimostrato di essere all’altezza del professionismo e di aver la grinta giusta per affrontare questo percorso. Il mio obiettivo, oltre ai traguardi sportivi, è poter dimostrare ai miei coetanei e compaesani, spesso etichettati come ragazzi di strada, che la vera forza sta nel rispettare le regole, non trasgredirle. Con l’occasione voglio salutare e ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine durante il percorso, il mio team, il maestro Alessio Gaggioli, il secondo Michele Battistacci, il mio preparatore atletico Andrea Tiberi, il mio mental coach Angelo Biondo, il mio nutrizionista Diego Vergoni, il mio amico Roberto Carlotti, la mia famiglia e la mia ragazza”.