CALCIO DILETTANTI
Maurizio Peluso
Entrare nel Guinness dei primati senza volerlo. Ma, stavolta, proprio nel senso di preferire il contrario. E’ l’incredibile vicenda che ha visto protagonista Maurizio Peluso, per tutti Zig Zag, attaccante tarantino classe 1985, ma umbro e corcianese d’adozione, con un buon bagaglio di esperienza in serie C dove ha vestito le maglie di Juve Stabia, Avellino, Pisa, Poggibonsi, Casale e Aversa, in serie D con Alto Vicentino, L’Aquila, Pistoiese e Caratese e che in Umbria tutti conoscono per aver giocato tra le altre con Pretola, Deruta, Foligno, Cannara, Tiferno ed Ellera. Da un paio di stagioni ha lasciato l’Umbria: l’anno scorso nelle Marche (dopo una breve parentesi al Fabriano) ha raggiunto la finale playoff di Eccellenza con i cremisi del Tolentino; ora a 40 anni si sbatte nel girone C di Promozione toscana con la Nuova Foiano. E domenica scorsa, appunto, ha migliorato (o peggiorato, fate voi) un record da non credere: è stato infatti espulso, con cartellino rosso diretto, dopo appena un secondo di gioco, frazione più frazione meno, nel match che con la sua squadra ha disputato (e poi perso 2-1) allo stadio dei Pini di Foiano contro il Centro Storico Lebowski. Ma come?
LA DINAMICA “E’ successo l’impensabile - stenta ancora a crederci Peluso che, in carriera, può vantare anche un’avventura nella serie A indiana con il Chennaiyin che nel 2026/17 era allenato dall’ex Perugia e Inter Marco Materazzi, suo amico -, una cosa mai vista da quando gioco a calcio e frequento i campi”. Il tempo per gli avversari di battere il centrocampo che per Zig Zag era già ora di entrare nel Guinness e... rientrare negli spogliatoi per la doccia. “Loro hanno battuto il calcio d’inizio - racconta Peluso -, hanno dato la palla dietro e sono scattato per cercare di mettere pressione al centrocampista cui era indirizzata la palla. Un difensore (il 26enne Giuseppe Rosi, ndr) ha cercato di placcarmi, ci siamo scontrati per una frazione di secondo, poi io con la mano sinistra l’ho allontanato per cercare di liberarmi e continuare la corsa. Senza alcun tipo di violenza, l’ho preso al volto sì, ma senza foga. Sono stato ingenuo forse ad allargare il braccio, ma la mano era aperta ed ho solo sbracciato. Tra l’altro non conosco il ragazzo, il prepartita è stato tranquillissimo, non c’erano nemmeno le condizioni per pensare a un gesto del genere, a una reazione violenta”.
UN ABBAGLIO? Ma l’arbitro della gara, Giulio Bolognesi della sezione Aia di Siena, non ha sentito ragioni e l’ha cacciato. Beccato, a suo dire, con la pistola fumante in mano. “Credo che il direttore di gara abbia preso un abbaglio - sono ancora le parole di Peluso (nella foto sopra insieme ai vari Ronaldo, Vieri, Del Piero, Dida, Materazzi, Gattuso e altri) -, immagino dovuto principalmente all’inesperienza. E adesso, per una cavolata clamorosa fatta da un arbitro, mi aspetta pure la squalifica”. E una domenica in poltrona, a casa, dove è tornato già domenica pomeriggio presto. Che i suoi compagni di squadra erano ancora in campo.
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