CALCIO
Cinque ultras della Ternana sono stati arrestati poche ore fa dalla questura di Terni a seguito degli scontri avvenuti domenica 31 agosto fuori dallo stadio Liberati, al termine della partita contro l'Ascoli. A renderlo noto è Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, che parla di una "risposta immediata e decisa dello Stato contro chi trasforma un evento sportivo in un campo di battaglia".
Le indagini, coordinate dalla Digos, hanno permesso di individuare i responsabili grazie all'acquisizione delle immagini del circuito di videosorveglianza e ad altre attività condotte nelle ore successive agli scontri.
La tensione è esplosa al fischio finale, quando circa 150-200 tifosi si sono radunati nei pressi del cancello che conduce agli spogliatoi. Le forze dell'ordine sono intervenute con cariche di alleggerimento per disperdere il gruppo, che ha reagito lanciando sassi, bottiglie e petardi. Negli scontri una decina di agenti sono rimasti feriti, con prognosi tra i 10 e i 15 giorni. Le indagini riguardano anche il lancio di petardi e fumogeni e all'esposizione di striscioni da parte dei supporter rossoverdi all'interno dello stadio.
Pianese ha espresso solidarietà "ai colleghi colpiti dalla violenza criminale" e un plauso al Questore di Terni per l'azione rapida ed efficace. "Questi violenti travestiti da tifosi in realtà sono delinquenti che vanno isolati e allontanati dagli stadi senza esitazioni. La nostra linea è chiara: tolleranza zero verso chi aggredisce uomini e donne in divisa e Daspo a vita. Oggi è arrivata una risposta dura e giusta, e da adesso in poi ci aspettiamo pene severe e misure restrittive esemplari, perché la violenza non può mai essere normalizzata né minimizzata", ha concluso.
Dopo l'arresto, i cinque ragazzi sono stati portati in questura dove su trovano tutt'ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy